Giovedì 18 Aprile 2024

Furbetti del cartellino, 55 arresti nell'ospedale Loreto Mare

Napoli, medici e infermieri coprivano colleghi assenteisti strisciando fino a 20 badge per volta. Carenze in tutti i reparti dal pronto soccorso alla neurologia

Ospedale di Loreto Mare, un frame del video che incastra i furbetti del cartellino

Ospedale di Loreto Mare, un frame del video che incastra i furbetti del cartellino

Napoli, 24 febbraio 2017 - Furbetti del cartellino, blitz il giorno dopo l'approvazione in Cdm degli ultimi decreti della riforma della Pubblica amministrazione (tra cui la lotta all'assenteismo): sono stati arrestati 55 dipendenti dell'ospedale Loreto Mare di Napoli.

Dopo due anni di indagine, con telecamere nel nosocomio e 500 ore di filmati raccolte dai Nas dei carabinieri, il bilancio è di 94 persone indagate, di cui 55 agli arresti domiciliari. Tutti  dovranno rispondere di truffa ai danni dello Stato e falsa attestastazione di presenza per assenteismo. Medici e infermieri che strisciano fino a 20 badge in una volta per coprire colleghi che si allontanavano dal posto di lavoro o andavano a giocare a tennis sono stati immortalati da telecamere nascoste. 

Tra i 94 dipendenti indagati ci sono un neurologo, un ginecologo, 9 tecnici di radiologia, 18 infermieri professionali, 6 impiegati amministrativi, 9 tecnici manutentori e 11 operatori sociosanitari che sono stati raggiunti da un provvedimento di custodia cautelare con il beneficio dei domiciliari emesso dal gio di Napoli dopo le indagini dei carabinieri delngruppo per la Tutela della salute e del Nas.

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Sin dall'inizio dell'indagine è emersa una prassi consolidata consistente nella 'strisciatura plurima' dei badge da parte di dipendenti che facevano risultare ingresso e presenza nel nosocomio di colleghi assenti e impegnati in faccende private. I controlli sul posto hanno fatto emergere anche l'assenza di dipendenti dell'Ufficio rilevazioni presenze e assenze, ovvero di coloro che avrebbero dovuto assicurare i controlli per il rispetto delle clausole contrattuali; uno di loro, in orario di servizio, andava a fare lo chef in una struttura alberghiera del nolano.

In particolare due operatori socio sanitari avevano la disponibilità di 20 badge, li passavano nella macchina marcatempo quotidianamente, a seconda dei turni di servizio dei colleghi da coprire che mandavano sms o telefonavano per chiedere il favore. Un medico che risultava presente se ne era andato invecevin taxi a giocare a tennis, a sbrigare incombenze di carattere privato oppure a fare compere in gioielleria.

LE STORIE - Uno dei dipendenti 'pizzicati' dai controlli del Nas durante l'orario di servizio andava a fare lo chef in una struttura alberghiera del Nolano. Documentato anche il caso di un medico, indagato, il quale mentre era in servizio prendeva il taxi e andava a giocare a tennis oppure a sbrigare faccende personali, come fare compere in gioielleria. In due anni sono state registrate ore e ore di filmati e di intercettazioni, eseguiti oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento: accertati migliaia di episodi di assenteismo.

Pizzicati anche medici che avevano un contratto di 'rapporto di esclusività'' con l'Asl Napoli 1 centro, ma che svolgevano anche - illegalmente - attività n strutture private. Tre i casi di medici che prestano la loro opera anche in due centri privati o per clienti privati. In due casi, almeno secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, dal 2009 e per tutto il 2015, percependo oltre 125mila euro il primo e oltre 126mila euro il secondo. Nel terzo caso, mettendosi in tasca oltre 33mila euro, ma l'arco temporale è relativo solo al 2015. Il gip Pietro Carola ha disposto un sequestro per equivalente delle somme.

AL LAVORO DA ARRESTATI - "Abbiamo chiesto al gip di autorizzare chi è finito agli arresti domiciliari di lasciare la propria abitazione ogni mattina per andare al lavorare. Non vogliamo che l'ospedale resti senza assistenza", ha dichiarato il procuratore Nunzio Fragliasso, che regge la Procura di Napoli dopo il pensionamento di Giovanni Colangelo. "Per evitare la paralisi per 50 su 55 persone arrestate il gip ha concesso l'autorizzazione: devono stare a casa tranne che per andare a lavorare", ha spiegato. "Si tratta di professionisti del cartellino - ha detto l'aggiunto Alfonso D'Avino - in soli tre mesi, dal novembre del 2015 al febbraio 2016, una persona ha timbrato 443 volte per altri soggetti che non erano al lavoro. Un danno erariale di 38mila euro ma il calcolo e' ancora in corso". In un anno si stimano danni per 800mila euro. C'è stato un sequestro preventivo di 300mila euro perche' alcuni medici svolgevano una attività medica parallella in centri privati "violando il principio di esclusiva che hanno con l'Asl". Le carenze erano in tutti i reparti: ufficio passi, l'economato, la direzione sanitaria e quasi tutti i reparti di emergenza: pronto soccorso, ostetricia, chirurgia, radiologia, neurologia.

NUOVE INDAGINI - I capillari controlli dei carabinieri sono continuati anche questa mattina. Secondo quanto si è appreso, sarebbe spuntato un altro filone, legato alla fabbricazione di schede 'taroccate' di una pay tv.