Franceschini e moglie nel mirino di Fedez. "Basta, lo porto in tribunale"

Ira del ministro contro il rapper che lo accusa di conflitto di interessi sulla Siae

Fedez alla conferenza di Soundreef (ImagoE)

Fedez alla conferenza di Soundreef (ImagoE)

Roma, 22 giugno 2017 - "Basta, ha superato il limite". Replica così Dario Franceschini, tirato in ballo insieme alla moglie Michela Di Biase da Fedez.  Durante la conferenza  "Compose the future" promossa  alla Luiss da Soundreef - gestore indipendente dei diritti d'autore - il rapper ha accusato il ministro di essere in "conflitto di interessi" sulla questione dei diritti d'autore perché la consorte "gestisce gli immobili della Siae".

"Non lo dico io, è lampante, è oggettivo che ci sia - ha detto Fedez - Perché se tua moglie gestisce gli immobili di Siae e il patrimonio di Siae è lecito parlare di conflitto di interessi. E se l'Europa ti dà una direttiva e tu non la rispetti ci sono delle domande da porsi ed è legittimo porsele".  

Lo scorso anno Fedez aveva lasciato la Società italiana autori ed editori, passando al gestore privato, in polemica con il monopolio delle regole Siae. Polemica che ripete oggi. "Quello che rimane è che l'Europa ha chiesto di togliere il monopolio e la politica non ha tolto il monopolio (...). Tutti sappiamo che quando si apre il mercato alla concorrenza chi trae beneficio da queste cose è il fruitore finale, in questo caso gli artisti". Adesso "si sta cercando di agevolare un monopolio e non gli artisti". 

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FRANCESCHINI: "LO PORTO IN TRIBUNALE" - All'attacco frontale - ripreso anche dal blog di Beppe Grillo -  Franceschini ha risposto con un tweet che rilancia un'aria del Barbiere di Siviglia ("La calunnia è un venticello..."). Poi, a telefono con l'agenzia Adnkronos, rincara la dose: "Sarà la decima volta che Fedez, da quando ha scelto Soundreef, tira fuori questa storia assurda, calunniando me e mia moglie e ignorando le norme che ha approvato il parlamento - incalza il ministro -. Finora ho pensato fosse meglio far finta di niente ma ora ha superato anche la mia, molto molto alta, soglia di tolleranza e per questo ho già dato incarico di agire giudiziariamente contro di lui. E' la prima volta che lo faccio dopo tanti anni di vita politica ma lui ha mezzi più che sufficienti per risarcire i danni che ci sta creando"

PUGNO DURO SIAE - Anche Società italiana autori ed editori mostra i denti. E' "documentalmente destituita di qualunque fondamento la circostanza secondo la quale la signora Michela Di Biase (moglie di Franceschini ndr) gestirebbe gli immobili di Siae - si legge in una nota -. Una simile affermazione, condita poi da inutili suggestioni di insussistenti conflitti di interessi o peggio, di favoritismi, è priva di ogni logica e fuoriesce da qualunque limite di continenza". Ed è così che anche la Siae passa alle vie legali e dà mandato ai suoi avvocati "di tutelare l'onorabilità della società (...) con la massima durezza consentita dall'ordinamento giuridico".