Mercoledì 24 Aprile 2024

Savona, soffoca la moglie: "Aveva un altro, non ci ho visto più"

Dopo il femminicidio, l'operaio 47enne ha tentato di uccidersi tagliandosi le vene. I due figli sono stati affidati a una zia

I nomi delle donne vittime di femminicidio (Ansa)

I nomi delle donne vittime di femminicidio (Ansa)

Savona, 18 novembre 2018 - "Quando lei ha ammesso che aveva un altro uomo e che non voleva chiudere quella relazione ho perso la testa, mi sono sentito un fallito e l'ho soffocata". Così racconta la sua gelosia malata un operaio di 47 anni, che ha ucciso la moglie di 42, soffocandola, e poi ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi. Scene dall'ennesimo caso di femminicidio.

Piantonato in ospedale, l'uxoricida ha risposto per oltre 5 ore alle domande del sostituto procuratore Massimiliano Bolla.  Ne è emersa una storia di depressione e gelosia, con l'uomo che racconta i minuti che hanno preceduto il delitto. Dopo una serata di litigi, i due erano andati a letto ma poi si erano svegliati nel mezzo della notte e lui ha cominciato a fare domande, con il sospetto che lei potesse avere un altro uomo.  La moglie alla fine ha ammesso di avere una relazione, ed è stato in quel momento che la rabbia dell'operaio è montata fino all'omicidio: "Lei mi ha detto di quella storia e io ho visto tutto nero, mi sono sentito un fallito come marito e lavoratore", ha detto, insistendo sui suoi problemi di depressione per motivi di lavoro (temeva di essere licenziato per aver perso dei documenti aziendali) e anche, a suo dire, per non aver elaborato la morte dei genitori. Ha deciso di suicidarsi quando ha visto la moglie priva di vita, ma la telefonata fatta a un parente in cui confessava il gesto ha permesso ai soccorritori di salvarlo.  

La coppia ha due figli di 13 e 10 anni, un maschio e una femmina. Sono stati affidati a una zia paterna dopo che gli psicologi hanno spiegato loro cosa era accaduto a casa mentre stavano dormendo. Una volta dimesso, l'uxoricida andrà in carcere in isolamento e guardato a vista perché investigatori e psicologi ritengono che possa di nuovo tentare il suicidio.

La vittima, che aveva sposato il suo assassino 13 anni fa, quando da poco era arrivata dal Perù, aveva dapprima fatto la casalinga e la mamma, ma i rapporti col marito hanno cominciato a guastarsi - racconta lui - quando lei ha cominciato a frequentare il corso per diventare operatrice sanitaria, cosa che l'ha tenuta più tempo lontana da casa rispetto a prima.