Ester Pasqualoni uccisa, l'amica: "Ossessione durava da 10 anni"

L'amica legale: lui ha saputo che aveva un compagno e ha perso la testa

Caterina Longo, avvocato e amica di Ester Pasqualoni

Caterina Longo, avvocato e amica di Ester Pasqualoni

Teramo, 23 giugno 2017 - «Me lo aspettavo, era ineluttabile. Dopo averla uccisa non aveva altra scelta che impiccarsi». L’avvocato Caterina Longo, era l’amica più stretta di Ester Pasqualoni, quella che le è stata sempre vicina durante questi anni di persecuzioni.

Da quando andava avanti questa storia?

«Da più di dieci anni».

Com’era nata la fissazione?

«Ester mi disse che la prima volta che conobbe questo Di Luca fu quando lui si sottopose a una visita specialistica. Poi, con continui escamotage – le portava il caffè, i cioccolatini – aveva tentato di rivederla, all’inizio sempre in ambulatorio».

E poi?

«Quel pazzo divenne amico degli anziani genitori di Ester. Quando mi fece vedere le carte della querela le dissi: ‘che vuole da te ‘sto matto?’Lei mi disse che si era fissato, era convinto che stessero insieme».

Quando ha iniziato a molestarla?

«Ester aveva intrecciato una relazione con Fabrizio che non aveva rivelato a nessuno se non a me. A un certo punto decise di renderla pubblica e lui ne venne a conoscenza. E diede in escandescenza: ‘Io e te stavamo insieme, come hai potuto farmi questo?’».

Quale fu la reazione di Ester?

«Restò di stucco. Replicava: ‘Ma quando mai siamo stati insieme?’. E si rese conto che doveva tenerlo ancor più alla larga e mettere al corrente il suo compagno».

Come reagì Di Luca?

«Non mollò la presa, si presentava a casa sua con il gelato, le telefonava chiedendo di vederla. Lei teneva duro, non gli dava mai corda sperando che si stufasse. Ma Di Luca iniziò a seguirla ovunque, a mandarle messaggi».

Di quale tenore?

«Ecco senta questo: ‘Con il tuo capitolo nascosto, mi sento usato e ingannato. Sono dannato’».

Cosa era il capitolo nascosto?

«Fabrizio, il compagno di Ester, tenuto nascosto agli amici e ai figli».

E poi?

«Lui minacciava: ‘Del mio capitolo nascosto ne verrai a conoscenza al momento opportuno’. Oppure: ‘Se eri un’amica vera avresti accettato il dialogo. Non si chiude una storia di nove anni come chi usa un fazzoletto’. Ester mi confidava: ‘Mai preso un caffè o un aperitivo da soli, altro che storia di nove anni’».

Dopo l’esposto del gennaio 2014 successe qualcosa?

«Era stato ammonito, si tenne un po’ alla larga, ma non aveva smesso di seguirla».

Perché la denuncia fu archiviata?

«C’era un difetto di querela, non c’era chiarezza nella sua esposizione. Lei non era venuta da me per non allarmarmi, aveva presentato un esposto-querela alla polizia di Acri. Il pm archiviò e decadde anche l’ordine di allontanamento».

E’ vero che lui filmasse Ester?

«Gli fu anche sequestrata una telecamera. Ester aveva fatto leggere agli agenti un sms in cui lui diceva: ‘Non accetterò mai una situazione come questa che si è creata. Ho tutte le registrazioni, ma non le conservo a casa mia per sicurezza’».

Il compagno di Ester è stato anche lui vittima dello stalker?

«Una vittima collaterale. Due anni fa, durante un inseguimento per sfuggire a Di Luca, fu colto da un infarto e morì».