Giovedì 18 Aprile 2024

Ester Pasqualoni uccisa, Lara Comi: "Gli arresti scattano troppo tardi"

"Anch'io vittima di stalking". L'europarlamentare: la legge c'è, basta applicarla

Lara Comi (Ansa)

Lara Comi (Ansa)

Roma, 22 giugno 2017 - Denunciare non basta, la legge c’è ma le misure di contrasto devono essere applicate in modo più severo. «I provvedimenti scattano spesso quando è troppo tardi». Mentre «gli stalker non si meritano altro che la galera». La sentenza senza appello è di Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia. La sua vita è stata messa a dura prova da minacce, pedinamenti, messaggi senza limite.

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Lei è una vittima di stalking.

«Ho tre persone che mi perseguitano, l’ultimo è un italiano ma residente a Bruxelles».

Racconti.

«Il primo stalker mi seguiva ovunque, veniva a tutti i convegni, mi fissava».

E lei lo ha denunciato?

«Il mio grande errore è di averlo fatto dopo quasi due anni. Come tutte le donne mi dicevo: s metterà , provo a parlargli. Invece...».

Poi cosa è successo?

«L’ho denunciato, l’hanno convocato in procura e ha smesso».

Allora denunciare serve?

«Sì, ora lo so e consiglio a tutte le donne di parlare, ma non è sufficiente».

E dire che la legge contro lo stalking porta la firma di una sua collega di partito, Mara Carfagna.

«Infatti la legge c’è ed è stata un passo avanti ma il problema è l’applicazione della norma. Faccio un altro esempio personale».

Prego.

«Il mio secondo stalker, architetto, persona insospettabile, mi perseguitava con telefonate, sms, veniva sotto casa. Sporsi diverse denunce, ma lui continuava a inseguirmi come nulla fosse. Gli stalker sono così, irrazionali».

E fanno paura.

«Arrivo a dire che mi terrorizzano più delle minacce di morte, che pure ho ricevuto e per cui ho avuto diritto alla scorta. Ci si sente impotenti, la vita cambia, anche quella privata, perché si è in balìa di un male incontrollato, irrazionale appunto. Per questo posso capire la donna che ha investito il suo assalitore».

Tornando alle misure di contrasto...

«Anche quando la vittima denuncia, di solito lo fa quando è all’apice della sopportazione. Inoltre, si possono presentare tutte le denunce possibili ma i magistrati non sempre fanno scattare immediatamente i provvedimenti di restrizione previsti dalla legge. Quante volte, mi domando, una donna deve denunciare? Poi c’è un problema territoriale».

Cioè?

«Il provvedimento di non avvicinamento vale per l’Italia. Manca invece la possibilità per le autorità competenti di segnalare agli altri paesi europei un presunto stalker, come per esempio accade per il terrorismo. In quanto europarlamentare sto lavorando per cercare di porre rimedio a questa lacuna».

Cosa meritano gli stalker?

«La galera».

Non si può radicalizzare la legge?

«Prima deve essere la magistratura a intervenire senza attendere conseguenze irreparabili, poi possiamo capire come migliorare la norme».

Come è cambiata Lara Comi vittima di stalking?

«Sono diventata più diffidente, ma ho sbagliato quando ho tentato di nascondere il problema. Ora farò il contrario. Lancerò un blog. Si chiamerà ‘La forza delle donne’ dal nome di una canzone del mio amico Gigi D’Alessio. Io mi auguro che serva anche a divulgare i pareri di psicologi, avvocati, forze dell’ordine, persone che possono dare consigli a chi si sente solo con questo male assoluto».