Testamento Caprotti, a moglie e figlia il controllo di Esselunga

Le due donne avranno il 66,7% del capitale di Supermarkets Italiani. Il figlio Giuseppe si limita a dire: "Siamo vicini ai dipendenti del gruppo"

Bernardo Caprotti con moglie e Figlia (Ansa)

Bernardo Caprotti con moglie e Figlia (Ansa)

Milano, 5 ottobre 2016 - Mini-colpo di scena all'apertura del testamento di Mr Esselunga: il patrimonio di Bernardo Caprotti va alla vedova Giuliana Albera e alla figlia prediletta Marina Sylvia. Alla vedova e alla figlia andrà dunque anche il pacchetto del 25% di Supermarkets Italiani consentendo loro di raggiungere una quota complessiva di oltre il 66,7% di Esselunga e di avere il controllo dell'assemblea ordinaria e straordinaria. Le quote restanti sono invece dei figli di primo letto Giuseppe e Violetta.

Inoltre Bernardo Caprotti ha lasciato la metà dei suoi risparmi alla segretaria Germana Chiodi, alla quale negli anni passati aveva già fatto una donazione milionaria, e per l'altra metà ai nipoti. Si tratta dei tre figli di Giuseppe Caprotti e di Andrea e Fabrizio, figli di Claudio, fratello del fondatore di Esselunga, suo socio agli inizi dell'avventura imprenditoriale nei supermercati. 

E mentre vedova e figlia schivano i cronisti assiepati davanti allo studio notarile Marchetti di via Agnello a Milano, l'unico a dire qualche parola è il figlio Giuseppe: "Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo", assicura aggiungendo di essere  "vicino ai dipendenti del gruppo". Il patron di Esselunga Bernardo Caprotti è morto venerdì scorso all'età di 91 anni.

Intanto il cda di Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga, ha deciso "in considerazione della scomparsa del dottor Bernardo Caprotti, di sospendere le operazioni in corso per la cessione di Esselunga". Il board ha nominato presidente Piergaetano Marchetti al posto del fondatore.

LE QUOTE VILLATA - Il testamento di Bernardo Caprotti ha diviso tra la vedova e i figli anche le quote della Villata Partecipazioni. Come comunicato in una nota, il 55% circa delle azioni di Villata Partecipazioni (la holding immobiliare del gruppo) è stato donato alla seconda moglie Giuliana Albera Caprotti e alla terzogenita Marina Sylvia. Ai due figli di primo matrimonio, Giuseppe e Violetta  è stato lasciato rispettivamente il 22,5% delle azioni della società. Con la stessa nota, inoltre, si comunica che Stefano Tronconi dello Studio Pirola Pennuto Zei & Associati è stato designato esecutore testamentario.

SCHEDA DELL'IMPERO - Tornando all'impero diviso, la vedova Caprotti, Giuliana Albera, e la loro figlia, Marina Sylvia, hanno ricevuto in eredità il controllo di un gruppo valutato nel complesso quasi sei miliardi di euro. Posseduta dalla holding Supermakets Italiani, Esselunga, fondata da Caprotti nel 1957, detiene adesso il 9% circa delle vendite di supermercati e ipermercati italiani. Dal primo 'negozio' fondato in viale Regina a Milano, Esselunga è arrivata a detenere 152 punti vendita dislocati soprattutto nel nord e nel centro Italia (Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, fino al recente sbarco nel Lazio). Con quasi 22mila dipendenti, la società ha archiviato il 2015 con un fatturato di 7,3 miliardi di euro e un utile di 291 milioni.