Venerdì 19 Aprile 2024

Appalti Consip, "indagato il comandante dei carabinieri Del Sette"

Sotto la lente per "fuga di notizie". Il suo nome nell'inchiesta che vede l'imprenditore Alfredo Romeo indagato per tangenti. La procura di Napoli non conferma

Il comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette (Ansa)

Il comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette (Ansa)

Roma, 22 dicembre 2016 - Il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette sarebbe coinvolto nell'inchiesta sugli appalti Romeo e Consip condotta dalla Procura di Napoli. A rivelarlo è Il Fatto Quotidiano secondo cui il comandante sarebbe iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento e rivelazione di segreto. Secondo indiscrezioni sarebbero state dichiarazioni di un esponente della Consip a far finire Del Sette all'attenzione degli inquirenti. Si tratta dell'amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, che nelle scorse settimane - come spiega il quotidiano - aveva incaricato una società privata di effettuare una bonifica degli uffici. Agli inquirenti spiegò: "È stato il presidente della Consip Luigi Ferrara a dirmi che lo aveva messo in guardia il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette".

Ferrara ha dichiarato al giornale che Del Sette gli disse "di stare attento agli incontri che facevo con gli imprenditori e in particolare con Alfredo Romeo, e io riferii la cosa all'amministratore delegato Marroni per consigliare anche a lui le migliori regole di ingaggio per gli imprenditori, ma non ricordo di aver parlato di Romeo". La vicenda della presunta fuga di notizie è emersa nel corso delle indagini che i pm di Napoli Woodcock, Parascandolo e Carrano stanno conducendo su presunte irregolarità negli appalti a società che fanno capo all'imprenditore Alfredo Romeo. Ieri si è appreso che Romeo risulta, tra l'altro, indagato per corruzione in quanto, secondo l'ipotesi accusatoria, avrebbe consegnato somme di denaro a un dirigente Consip per ottenere appalti "cuciti su misura".

Sarà presto la Procura di Roma a valutare gli elementi raccolti dagli inquirenti napoletani e stabilire se ipotizzare o meno reati nei confronti del comandante generale dell'Arma. La Procura di Napoli al momento non conferma la notizia.