Mercoledì 24 Aprile 2024

Crotone, ragazza 22enne è sospettata di aver ucciso la madre

La giovane, ora ricoverata nel reparto di psichiatria di un ospedale, avrebbe confessato al marito della vittima di averla soffocata con un sacchetto di plastica

Carabinieri

Carabinieri

Crotone, 6 ottobre 2016  - Una giovane di 22 anni è stata fermata dai carabinieri perché sospettata di aver ucciso la madre di 48 anni, Giovanna Salerno. E' successo a Crotone, la vittima è stata soffocata con un sacchetto di plastica. 

L'omicidio è avvenuto nell'abitazione delle due donne, nel quartiere "Poggio Pudano". Ad avvertire i militari è stato il marito della vittima secondo cui la giovane, quando è rientrato a casa, avrebbe confessato l'omicidio. La 22enne é stata portata nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri, dove é stata sottoposta ad interrogatorio da parte del pm di turno della Procura di Crotone. La presunta omicida, stando alle prime notizie, è figlia unica, si chiama Federica Manica.

Il pm della Procura di Crotone Luisiana Di Vittorio, titolare dell'inchiesta sull'omicidio, a conclusione dell'interrogatorio ha disposto il trasferimento della giovane in ospedale, dove è  stata ricoverata nel reparto di psichiatria.

La decisione del magistrato é motivata dal fatto che le condizioni di salute di Federica Manica sono ritenute incompatibili, almeno per il momento, con la carcerazione. La ragazza é in stato di choc e si trova tuttora in una condizione di forte agitazione.

Dalle indagini condotte dai carabinieri è emerso che Giovanna Salento era gravemente malata. A causa della malattia che l'aveva colpita da tempo, era caduta in uno stato depressivo. Il cadavere della donna é stato trovato sul letto di casa. La giovane omicida era diplomata ed era in cerca di prima occupazione. 

Le indagini stanno cercando di stabilire se ci fosse una correlazione tra le condizioni di salute della vittima e l'omicidio. Anche se manca al momento una conferma da parte degli investigatori, la ragazza avrebbe ucciso la madre per porre fine alle sue sofferenze.