Mercoledì 24 Aprile 2024

Coronavirus, Jesolo: "In spiaggia solo su prenotazione"

Il sindaco Zoggia: "No ai box in plexiglass". Località turistiche in apprensione, l'sos dalla Costiera Amalfitana

Stabilimento balnare (Dire)

Stabilimento balnare (Dire)

Jesolo (Venezia), 15 aprile 2020 - In spiaggia sì, ma solo su prenotazione. L'idea per affrontare l'emergenza Coronavirus è del sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, che formulerà ufficialmente la sua proposta domani, nel corso di una videoconferenza con i rappresentanti delle verie categorie legate al turismo balneare. Un modo "per garantire la sicurezza di tutti", spiega Zoggia che boccia invece l'ipotesi dei box in plexiglass negli stabilimenti per 'isolare' i nuceli famigliari, soluzione che non convince neppure i bagnini riminesi: "Non consideriamo nemmeno la possibilità di chiudere i nostri ospiti in 'serra', come hanno prefigurato altre località - dice Zoggia -,  perché pensiamo ci siano soluzioni che possano coniugare meglio la tutela della salute con lo spirito di una vacanza".  Jesolo, con circa 6 milioni di presenze stanziali l'anno, è una delle stazioni balneari con il maggior numero di ospiti in Italia. A questi si aggiungono i turisti pendolari, per i quali non c'è un dato ufficiale. Zoggia oggi assicura che il 4 maggio inizierà l'allestimento dei vari stabilimenti e "dal primo giugno saremo pronti ad accogliere i primi turisti". 

In attesa di capire la linea intrapresa dal governo sulla questione, nonostante le rassicurazioni della sottosegretaria Bonaccorsi, il problema vacanze - dal mare alla montagna, passando per le città - resta uno dei nodi al centro del dibattito. Sia per chi sogna di poter andare in villeggiatura nonostante la pandemia, sia per le località turistiche e il loro relativo - consitente - indotto.  Di oggi l'Sos che arriva dalla costiera amalfitana. "A noi bastano 15 giorni per riaprire tutto", assicura il sindaco di Positano, Michele De Lucia. Che mette le cose in chiaro: "Se il turismo non ripartirà e se lo Stato non ci aiuta, Positano rischia la bancarotta, altre strade non ci sono".  Sulla stessa linea anche il primo cittadino di Amalfi, Daniele Milano: "Ad oggi c'è una forte incertezza, non conosciamo le regole di ingaggio e quindi non resta da capire come sarà organizzata questa fase 2. Di sicuro siamo preoccupati e di sicuro dobbiamo essere aiutati". 

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