Coronavirus fase 2, in treno mascherine e distanze. Ecco come si viaggia da oggi

Chi sgarra scende. Non si potrà stare seduti vicini, vietati gli assembramenti. E il controllore può fermare la corsa

Fase 2, sanificazione sui treni

Fase 2, sanificazione sui treni

Roma, 4 maggio 2020 - Occhio: se non stiamo alle regole e non rispettiamo le distanze di sicurezza, il treno si ferma. Ma il controllore potrà ’invitarci’ a scendere anche se ci troverà senza mascherina, va bene pure "di stoffa", l’importante è che protegga naso e bocca. C’è scritto anche questo nei documenti finali di RFI e Trenitalia, che da oggi affrontano la fase 2 con 3.800 convogli regionali (il 58% dell’epoca pre-pandemia), 12 Frecce (erano 8 nella fase 1) e 6 treni Intercity. 

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"Il mancato rispetto delle regole comuni di comportamento potrà comportare l’interruzione del servizio", c’è scritto al decimo e ultimo punto delle "raccomandazioni per gli utenti" di RFI. Mentre Trenitalia nelle "indicazioni comportamentali" per i controllori ("personale d’accompagnamento a bordo") va al sodo. In caso di viaggiatori indisciplinati e affollamento ("occupazione superiore al 50% dei posti a sedere"), dopo aver avvisato tutta la catena di comando, si arriva all’arresto del treno, nella prima stazione utile. 

Rassegniamoci: per viaggiare dovremo non solo stare alle regole ma anche partire di casa per tempo. L’obbligo del distanziamento aumenta i tempi di salita e discesa, soprattutto per quelli con un certo numero di vagoni. Non solo. Sono previsti anche controlli di polizia con il termoscanner, per ora nelle stazioni più grandi. 

Così, se finalmente in treno viaggeremo larghi – per la prima volta nientre posti in piedi, e sembra incredibile, se pensiamo ai viaggi dei pendolari – dovremo invece rassegnarci alle code per arrivare in carrozza.  Gli spostamenti, ricordano le ferrovie, sono consentiti solo "per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità", valgono i motivi di salute e il rientro al comune di residenza. Su tutto una richiesta: siate collaborativi.

1 - Posti al 50%

Non sarà possibile viaggiare in piedi per evitare contatti Si potrà occupare solo il 50% dei posti a sedere. Il distanziamento fisico a bordo sarà assicurato  da un sistema a scacchiera. I posti probiti saranno indicati ai viaggiatori da segnali adesivi di colore rosso

2 - Mascherine obbligatorie

Il percorso è stato accidentato ma alla fine il ministero ha stabilito che anche in treno le mascherine sono obbligatorie, sdoganate anche quelle di stoffa, purché siano protetti naso e bocca. Per chi non le indossa, il viaggio finisce subito: la regola prevede che dovrà scendere dal treno

3 - Il rebus dei guanti monouso

I guanti monouso in lattice sono un rebus: obbligatori ad esempio in Lombardia ma non altrove. Trenitalia ha risolto l’enigma così: li raccomanda comunque quando ci si mette in viaggio. Immaginate la ginkana su un treno interregionale: servirà molto buon senso

4 - Biglietti nominativi

"Al fine di identificare tutti i passeggeri e gestire eventuali casi di presenza a bordo di sospetti o conclamati casi di positività al virus", come scrive il Mit, tutti i biglietti saranno nominativi. Biglietterie chiuse, i ticket si dovranno acquistare "online o tramite app" (Iss)

5 - In stazione, sale d'attesa e ascensori

Dovremo fare attenzione agli avvisi sonori e visivi; mantenere le distanze; proibito sedersi sulle panchine; sulle scale mobili si dovrà occupare il gradino contrassegnato dal colore verde; ascensori solo se strettamente necessario; chiuse le sale d’attesa 

6 - Salita e discesa: tempi lunghi

È la fine della corsa all’ultimo minuto: dovremo arrivare in stazione per tempo (flussi separati) e potremo salire in treno solo dalle porte contrassegnate dal colore verde (il rosso è destinato unicamente alla discesa). Anche in questo caso, si dovranno tenere le distanze