Controlli di polizia sulle strade del controesodo (Ansa)
Milano, 28 agosto 2016 - E' in pieno svolgimento il controesodo estivo, con tanto di bollino rosso sulle strade del ritorno dalle vacanze nell'ultimo fine settimana di agosto. E si fa anche il primo computo delle vittime: ieri sono stati sette i morti accertati da Anas. Traffico intenso, com'era da prevedere, su gran parte di strade e autostrade dello Stivale. Ieri si segnalavano rallentamenti sulla A3 Salerno-Reggio Calabria tra Battipaglia e Pontecagnano; 21 chilometri di coda in A23 Alpe-Adria, causati anche da tamponamenti.
Ma torniamo agli incidenti. Una scia di sangue ha investito la strada statale 106 Jonica dove, a Villapiana Lido (Cosenza), tre persone sono morte sul colpo in un incidente tra un'auto e un mezzo pesante. Una quarta vittima è morta dopo l'arrivo in ospedale. Tre vite spezzate anche a Foggia, sulla strada provinciale 105: si tratta di due uomini con lo stesso cognome, di 32 e 45 anni, e di una ragazza che non aveva con sé i documenti. Per identificarla sarà necessario il riscontro dei parenti in obitorio. Erano a bordo della stessa automobile, una Multipla, quando, verso le 13.15, è avvenuto l'impatto: la vettura si è scontrata frontalmente e lateralmente con un camion. Sono invece cinque i feriti sulla A3 Salerno-Reggio Calabria tra Battipaglia e Pontecagnano, in direzione nord, a seguito di un incidente che ha coinvolto tre veicoli.
Disagi anche in centro Italia nelle aree colpite dal terremoto: sia la protezione civile che Anas consigliano di prestare più che la solita prudenza nel transitare in queste zone, e raccomandano di non percorrere la strada statale 4 'via Salaria' se non strettamente necessario, al fine di agevolare il transito dei mezzi di soccorso da e verso Amatrice. Sulla stessa, inoltre, è vietato il transito ai mezzi pesanti tra Antrodoco (Rieti) e Arquata del Tronto. E sulla strada statale 81 Piceno Aprutina a Penna Sant'Andrea (Teramo) è stata disposta la chiusura totale e immediata, sia per veicoli che per pedoni, a causa del possibile crollo della chiesa di Santa Maria del Soccorso.