Martedì 23 Aprile 2024

Inchiesta Consip, nuovi indagati. Anche l'ad di Grandi Stazioni

Il nome di Silvio Gizzi e quello dell'ex amministratore delegato della Centrale pubblica degli acquisti, Domenico Casalino, compaiono nella richiesta di proroga delle indagini: 11 le persone coinvolte

La sede Consip a Roma (Ansa)

La sede Consip a Roma (Ansa)

Roma, 11 agosto 2017  - Si allunga l'elenco degli indagati nell'inchiesta sulla Consip. Nel registro delle persone sottoposte a indagine da parte della Procura di Roma ci sono anche i nomi di Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni, e quello di Domenico Casalino, ex ad della Centrale unica di acquisti della Pa, finita nell'occhio del ciclone per presunte irregolarità nella gestione degli appalti, e ancora quello di Francesco Licci, un dirigente della stessa Consip. 

Sia Gizzi che Casalino compaiono nella richiesta di proroga dell'indagine notificata nei giorni scorsi. Il nome dell'ad di Grandi Stazioni era emerso già nel maggio scorso nel procedimento in cui è indagato per turbativa d'asta l'imprenditore toscano Carlo Russo, già coinvolto con l'accusa di traffico di influenze in una delle tranche principali della maxi inchiesta che ha toccato anche il padre dell'ex premier Tiziano Renzi

All'origine del filone di indagine ci sono le intercettazioni che il Noe fece alla fine della scorsa estate su incontri e colloqui tra Alfredo Romeo, l'imprenditore napoletano arrestato per corruzione in uno dei filoni dell'indagine, e Russo. In uno di questi i due parlano proprio di Grandi Stazioni.

Gli inquirenti indagano anche su un incontro tra Russo e Gizzi avvenuto il  21 settembre del 2016 alla Stazione Termini di Roma. 

La richiesta di proroga delle indagini, avanzata dal pm di Roma Mario Palazzi e avallata dal gip Gaspare Sturzo, riguarda 11 persone in totale. Oltre a Gizzi, Casalino e Licci, gli avvisi partiti da piazzale Clodio toccano anche Tiziano Renzi, l'attuale ministro allo Sport, Luca Lotti, il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia. Ulteriori indagini sono state autorizzate anche sul faccendiere Carlo Russo, sull'imprenditore Alfredo Romeo e sul suo braccio destro Italo Bocchino. E' indagato, inoltre, il presidente dell'azienda fiorentina Publiacqua, Filippo Vannoni, indicato dall'attuale ad di Consip, Luigi Marroni, come uno che lo mise in guardia sull'esistenza dell'indagine Consip.