Chikungunya, tre casi ad Anzio. Stop a donazioni di sangue

Le persone colpite dalla malattia ora stanno bene. Secondo lì'Istituto Superiore della Sanità il rischio di un'ulteriore diffusione è considerato basso

Una zanzara infetta, capace di trasmettere Chikungunya e dengue (Afp)

Una zanzara infetta, capace di trasmettere Chikungunya e dengue (Afp)

Roma, 8 settembre 2017 - Stop alle donazioni di sangue nel Comune di Anzio dopo la scoperta di alcuni casi di Chikungunya, una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette. I casi individuati sarebbero tre, come conferma l'Istituto Superiore della Sanità (Iss), secondo cui però il rischio di un'ulteriore diffusione è considerato basso a livello regionale e molto basso al livello nazionale e internazionale.

I pazienti hanno riferito la comparsa dei sintomi nel mese di agosto e nessuno di essi aveva viaggiato all'estero nei 15 giorni che hanno preceduto a l'insorgenza dei sintomi. Al momento quindi l'ipotesi più verosimile è che i casi si siano infettati nell'area di domicilio. La chikungunya è infatti una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette.

LA SCHEDA Cos'è la Chikungunya, come ci si ammala

Non è la prima volta che accade in Italia, nell'agosto del 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna. Le persone colpite ora starebbero bene ma, con una circolare inviata oggi, sono state bloccate le donazioni di sangue per 28 giorni per chi ha soggiornato nel comune. In una nota la Regione Lazio sottolinea che "la situazione è sotto controllo" e che, già ieri, sono state poisizionate alcune 'esche speciali' per indicare tutte le aree dove eventualmente sono presenti le larve. Conclusa l'operazione la Asl RM6, su richiesta della Regione, indicherà al sindaco competente di procedere immediatamente a una regolare disinfestazione.