Martedì 23 Aprile 2024

Catania, sorelle uccise in casa. "Rapina finita in massacro"

Duplice omicidio a Ramacca, vittime due anziane. Il procuratore: "Scena raccapricciante"

Carabinieri nella casa di Ramacca dove abitavano le due donne uccise (Ansa)

Carabinieri nella casa di Ramacca dove abitavano le due donne uccise (Ansa)

Catania, 13 dicembre 2017 - Ancora sangue nel Catanese. Due sorelle sono state uccise nella loro abitazione di Ramacca, vittime - è l'ipotesi degli inquirenti - di un tentativo di rapina. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, a cui la procura di  Caltagirone ha affidato le indagini, le due anziane donne sarebbero state prima picchiate e poi accoltellate a morte. 

"La scena del delitto  è raccapricciante", spiega il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera che ha parlato esplicitamente di segni di botte e armi da taglio sul corpo delle vittime, Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni. Secondo il magistrato quello di oggi è solo "l'ennesimo massacro che si registra nel Calatino. Sono già sette gli omicidi registrati. Alcuni dei quali molto efferati". "Lavoriamo in condizioni molto difficili - aggiunge -. Noi e le forze dell'ordine siamo impegnati al massimo con i problemi di organico e anche legati al territorio e alla criminalità presente". 

Ma per la comunità di Ramacca si tratta di una tragedia inspiegabile."Nessuno può credere che sia stato qualcuno di qui - afferma il sindaco Pippo Limoli -. Siamo 10 mila persone e ci conosciamo tutti. Eravamo un paese tranquillo adesso abbiamo paura". Le sorelle Mogavero? "Tutte casa, chiesa e lavoro, serene e molto unite tra di loro". 

IPOTESI RAPINA - Vista la confusione nell'appartamento, gli investigatori ipotizzano la rapina, anche se il disordine potrebbe essere stato solo simulato per sviare le indagini. Presto per dirlo. Le due donne, nubili e casalinghe, vivevano con una terza sorella che al momento del delitto era fuori. E' stata lei, tornando a casa, a scoprire i corpi, lacerati da più coltellate. 

IL FRATELLO - "Non ho alcuna ipotesi. Sono entrati e hanno fatto quello che volevano", dice Giovanni Mogavero, fratello delle due vittime. Carabiniere in pensione che vive ad Enna, non vuole dire nulla: "La mia esperienza la tengo per me". Sono dei mostri? "Certo, chi fa una cosa del genere non è una persona sensibile".