Un medico (foto repertorio)
Catania, 19 settembre 2017 - Violentata durante il turno di notte alla guardia medica. E' accaduto a una dottoressa in un ambulatorio in provincia di Catania. E l'ennesimo caso di violenza, dopo quello brutale avvenuto ieri a Roma, dove una donna è stata stuprata e legata a un palo a Villa Borghese. Sull'argomento è intervenuta la sindaca della Capitale, Virginia Raggi: "Quello che sta accadendo contro le donne è mostruoso - ha detto -: è un settembre nero per l'Italia. Penso alle ultime tragedie a Rimini, nella nostra città, a Lecce e oggi anche a Catania. È inaccettabile. Bisogna agire ora. Il governo intervenga subito anche con leggi speciali".
VIOLENZA IN AMBULATORIO - La donna è stata aggredita e violentata da un 26enne. Il giovane, italiano, è stato arrestato da carabinieri della compagnia di Acireale. Secondo una prima ricostruzione, il giovane sarebbe entrato nella guardia medica con la scusa di farsi curare. Sarebbe invece andato in escandescenze, danneggiando arredi della stanza, e poi sequestrato e violentato la dottoressa che era in servizio. Un passante sentendo urla di donna provenire dalla guardia medica ha avvisato i carabinieri che sono subiti intervenuti. La dottoressa, che sarebbe riuscita a fuggire, è stata soccorsa da militari dell'Arma che hanno fatto irruzione nella guardia medica e arrestato il 26enne. Quando i militari hanno bloccato l'aggressore, intorno alle 2.30, era ancora seminudo. L'uomo, un operaio originario di Santa Venerina, ha piccoli precedenti penali: è stato in caserma e successivamente in carcere. La vittima è ricoverata nell'ospedale di Acireale per gli accertamenti di rito. Sull'accaduto ha aperto un'inchiesta la Procura di Catania.