Liceali sette giorni senza social. "Ci siamo riusciti soltanto in tre"

Esperimento a Crema: gli altri 43 hanno interrotto l'astinenza

Dipendenza da social

Dipendenza da social

Crema (Cremona), 7 febbraio 2017 - UNA SETTIMANA senza social. Facile? Neppure per sogno, perché all’esperimento proposto dalla prof Angela Biscaldi del dipartimento di Scienze sociali dell’università statale di Milano hanno partecipato in 46 e sono arrivati al traguardo in tre.   LA PROF milanese ha proposto l’esperimento agli studenti di tre classi a indirizzo multimediale del Liceo artistico Munari di Crema: una terza, una quarta e una quinta. La collega cremasca Elisa Tagliati ha accettato e la sfida è partita. Con risultati poco immaginabili.   "PRIMO esperimento in Italia – dice la prof Tagliati – con questo genere di ragazzi. E i risultati sono stati interessanti. Solo tre studenti, tutti maschi, sono riusciti a stare senza social per una settimana: uno di quarta e gli altri due di quinta". 

Bruno (nome di fantasia perché i protagonisti non vogliono apparire pubblicamente), è stata dura?  "Sono arrivato in fondo per scommessa, anche se non è stato facile". 

In cosa consisteva la prova? "Niente social network per sette giorni".

Niente cellulare e Internet?  "No, i cellulari e Internet erano consentiti, anche gli sms".

E allora cosa stava fuori?  "WhatsApp, Google, la musica. Un vero inferno".

Come ha resistito?  "Ho fatto fatica, specie domenica, ma ho vinto. Poi ho trovato 400 messaggi...". Più determinato Enrico (nome sempre di fantasia): "Ho accettato la sfida e ce l’ho fatta.

Problemi? "No, avevo deciso di mettermi alla prova. Ero curioso di vedere se ci riuscivo".

Ma tutti i suoi contatti non l’hanno assillata in quella settimana? "Abbiamo preparato un videomessaggio poi l’abbiamo inoltrato a molti dei nostri contatti, quelli con cui interloquiamo più frequentemente. Non è servito a molto".

 Cosa le è mancato di più?  "La musica. Non poter andare su Google e scaricare video e canzoni".

Qualcuno ha mollato subito? "Sì, mi dicono cinque o sei hanno ceduto già dal primo giorno, lunedì. Altri hanno lasciato quasi in fondo, domenica. La prova è cominciata il 23 e si è chiusa il 29".

 Il giorno più difficile? "L’ultimo, domenica. Non c’era la scuola e neppure lo studio e quindi di solito si passa il tempo a scriverci, a scaricare filmati e musica".

Cosa resta di questo esperimento? "Abbiamo tenuto un diario, o un video, per fissare l’esperienza e abbiamo realizzato un elaborato multimediale dove ciascuno ha raccontato quel che succedeva".

Lo rifarebbe? "Chissà".