Brisighella, paese amico del cuore

Al via il programma educazionale atuttocuore.it che insegna a prevenire e combattere le malattie di cuore e arterie simulando la vita di una comunità modello. Navigando nel sito si impara giocando, uno strumento utile anche per i medici. Brisighella heart study è tra i progetti più longevi al mondo

Sergio D'Addato, Davide Missiroli e Claudio Borghi (Fotoschicchi)

Sergio D'Addato, Davide Missiroli e Claudio Borghi (Fotoschicchi)

Bologna, 30 novembre 2016 _ Lo slogan è immediato: se hai a cuore il tuo cuore vai a vivere a Brisighella. Per farlo basta un clic, seguire semplici consigli per vivere sani, attivi e in forma: si chiama www.atuttocuore.it il progetto educazionale che permette a tutti di poter godere dei benefici che vengono dal Brisighella Heart Study, lo studio osservazionale che, per continuità e significatività, è uno dei più longevi ed evoluti casi al mondo di monitoraggio longitudinale di una popolazione. Ne hanno parlato a Bologna, al Carlton, i principali artefici, i medici Sergio D'Addato e Claudio Borghi, e il sindaco Davide Missiroli.

Medici e ricercatori dell'Università di Bologna affiancano la popolazione e, grazie alla collaborazione dell'amministrazione locale, dei medici di famiglia e della cittadinanza, la collettività ha potuto dichiarare guerra alle malattie cardiovascolari, con straordinari risultati, tanto da diventare un modello esemplare in tutto il mondo. Oggi, grazie al progetto educazionale di MSD Italia,  consociata di Merck & Co, il paese di Brisighella nel cuore dell'Emilia Romagna apre le sue porte, e arriva dappertutto con il sito www.atuttocuore.it condividendo i suoi segreti per avere un cuore sano.

Il vero segreto di Brisighella, però, è nel sorriso: se c'è una lezione che questo studio scientifico ha insegnato è che si può avere un cuore sano con piccoli accorgimenti nello stile di vita senza subire regole e divieti. Se prendersi cura del cuore è un gioco da ragazzi per i brisighellesi, oggi lo è per tutti: su www.atuttocuore.it infatti, grazie al BrisiGame MSD, si ottiene la cittadinanza onoraria, si gioca e, alla fine, si impara.

Iniziato nel 1972 il progetto Brisighella Heart Study è quanto mai attuale - spiega Claudio Borghi, professore di medicina interna dell'Università di Bologna - perché non abbiamo ancora risolto nel mondo il problema delle malattie cardiovascolari come prima causa di morte. La lezione che viene dallo studio scientifico condotto a Brisighella è semplice: grazie alla collaborazione tra le Istituzioni, una municipalità illuminata, una popolazione bene informata e, quando serve, una mano dalle terapie, il livello di rischio cardiovascolare e conseguente mortalità si può ridurre. Basta andare sul sito, giocare, fare tesoro dei consigli e poi applicarli nel proprio ambito quotidiano.

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Il punto di forza di Brisighella è il coinvolgimento responsabile e spontaneo della popolazione, cioè senza forzature. Fin da giovani si viene motivati a seguire sani stili di vita, concentrandosi sull'alimentazione genuina e sull'incremento dell'attività fisica. Dalla fase dell'osservazione si passa poi all'intervento: nel 1984, dopo aver notato nella popolazione il progressivo aumento dei livelli di colesterolo totale nel sangue, trigliceridi, Bmi (indice di massa corporea), pressione arteriosa, si misero misero in atto varie strategie, intervenendo anche sui bambini in età scolare per educare di riflesso le famiglie; entrarono in campo le terapie allora a disposizione e poi le statine. Un progetto in continua evoluzione destinato a riservarci ulteriori sorprese.

Alessandro Malpelo QN Quotidiano Nazionale