Brexit, May a Firenze. "Serve un accordo creativo. Due anni di transizione"

La premier inglese su tempi e modalità dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. Agli italiani in Uk: "Restate nel nostro Paese, siete preziosi"

Theresa May durante il discorso a Firenze sulla Brexit (dalla Bbc)

Theresa May durante il discorso a Firenze sulla Brexit (dalla Bbc)

Firenze, 22 settembre 2017 - "Serve un accordo creativo, guardo al futuro con ottimismo". Così Theresa May, con un intervento appassionato, sorridente e decisa, ha tracciato a Firenze (parlando alla ex caserma dei marescialli dei carabinieri, in piazza Stazione) le linee guida per attuare la decisione britannica di uscire dall'Unione europea, proponendo un periodo di transizione di due anni. Un discorso che la premier britannica ha voluto tenere a Firenze che ha ritrovato il suo ruolo di capitale internazionale.  Ovviamente nessun passo indietro sulla decisione democratica dell'elettorato inglese (presa con il referendum del 23 giugno 2016) sottolineando come convenga a Londra e alla Ue un passaggio da affrontare, nelle trattative "con spirito di amicizia e alleanza", mantenendo un rapporto di collaborazione cogliendo in questa sfida "un'opportunità" per le due parti. Parole dolci per gli italiani che vivono nel Regno Unito: "Restate, siete preziosi per noi"

"E' bello essere qui in questa splendida città", esordisce May sottolineando di essere ottimista sulla possibilità di trovare un accordo con l'Unione europea: "Gli occhi del mondo sono su di noi, dobbiamo essere creativi". Secondo May "se abbiamo una mente aperta possiamo plasmare un futuro migliore per tutti i nostri popoli, siamo in una fase nuova del rapporto tra Regno Unito e Ue. Per molti è momento stimolante, per altri pieno di preoccupazioni, io guardo al futuro con ottimismo".

Tuttavia, nel corso del suo intervento, May ha ribadito che la strada della Brexit è ormai decisa: "La Gran Bratagna sarà fuori dall'Ue, con o senza accordo, dobbiamo essere pronti a qualsiasi scenario".   Il futuro del Rego Unito, comunque, per May è "luminoso" e che "i nostri fondamentali economici sono solidi", ricordando anche il valore del sistema accademico e d'istruzione del Regno e "lo spirito indomabile" del popolo britannico. "Forse per la nostra storia e la nostra posizione geografica, la Gran Bretagna non si è mai sentita a casa nell'Unione Europea. I cittadini con il referendum hanno chiesto di avere un controllo democratico piu' diretto sui loro politici".

Nel suo discorso, May affronta uno dei temi più attesi, quello del periodo di transizione legato alla Brexit e propone un periodo di due anni. "Onoreremo gli impegni contratti durante la nostra presenza nell'Unione europea _dice May_  nessun paese Ue dovrà soffrire per dei 'buchi' nel bilancio della Ue"

May ha proseguito sottolineando i tanti campi di cooperazione a livello europeo su vari temi (economia, migranti, terrorismo, diritti umani) dicendo: "Lasciamo l'Unione Europea, non lasciamo l'Europa". Insomma, il Regno Unito vuole continuare, anche fuori dalla Ue la partnership con i Paesi comunitari. Per la premier britannica "serve una nuova alleanza a beneficio di tutti, si può e si deve fare: è nell'interesse di tutti che i negoziati abbiano successo". La leader britannica assicura che "vogliamo che l'Ue sia il nostro migliore amico". In particolare May ribadisce la centralità della cooperazione a livello europeo sulla sicurezza "perché è fondata su valori comuni".  Londra propone "un accordo ambizioso di ampia portata che possa garantire un meccanismo completo per la collaborazione su sicurezza e giustizia penale".

May si rivolge anche ai "600 mila italiani che stanno nel Regno Unito" rassicurandoli: "Vogliamo che rimaniate, siete per noi un valore, vogliamo che restiate. L'impegno è di assicurare che voi continuate a vivere le vostre vite come prima".  Un concetto reiterato nel corso della breve conferenza stampa: "Voglio ripetere a tutti gli italiani e ai cittadini Ue che vivono nel regno Unito che vogliamo che restiate, siete preziosi per noi e vi ringraziamo per il vostro contributo".

Riguardo all'accordo commerciale da costruire con Bruxelles, May lo immagina più forte di quello con il Canada: "Non faremo più parte del mercato unico, non pensiamo che si possano avere i benefici senza gli obblighi: dobbiamo trovare un nuovo quadro per un partnenariato stretto, ma con un equilibrio diverso. Non partiamo da zero. Un accordo di libero scambio di tipo canadese è quello più avanzato ma rappresenterebbe una restrizione e non sarebbe a beneficio di nessuno. Dobbiamo essere fantasiosi: possiamo fare di meglio di questo".

In attesa di May e durante il suo discorso ci sono state manifestazioni di protesta dei cittadini britannici contrari alla Brexit. In piazza Santa Maria Novella si sono radunate circa cento persone 'pro remain', con bandiere dell'Ue e cartelli contro la Brexit.

Nell'occasione della visita sono state attivate misure straordinarie di sicurezza, in particolare nella zona dell'ex scuola marescialli dei carabinieri, dove la premier britannica ha parlato a una platea selezionata di invitati. La zona è presidiata da agenti in divisa e in borghese, oltre che da tiratori scelti sui tetti. Già dai giorni scorsi sono stati effettuati vari sopralluoghi e bonifiche, anche con l'impiego di cani molecolari. Il servizio di scorta alla premier Theresa May è stato affidato a personale dei carabinieri.

Dopo il suo discorso May ha visitato la cappella dei Papi nel complesso della basilica di Santa Maria Novella. Al sindaco di Firenze, in italiano, ha detto: "Molte grazie". Proprio il sindaco Dario Nardella aveva accolto la premier britannica all'ingresso delle sale di Santa Maria Novella. "Primo ministro, le do il benvenuto a Firenze, sperando che la bellezza di questa città sia fonte di ispirazione per il suo discorso", ha detto il sindaco rivolgendosi al primo ministro. Nardella ha poi donato alla May un fiorino d'argento, l'antica moneta fiorentina che circolava in tutta Europa fin dal XIII secolo. Una sorta, ha ricordato Nardella, di "euro dell'epoca".