Blue Whale, come difendersi dal gioco mortale. I 10 consigli della polizia postale

La polposta: importante non sottovalutare. Sul sito un decalogo per genitori e ragazzi

Adolescente su Internet (Ansa)

Adolescente su Internet (Ansa)

Roma, 24 maggio 2017 - "Il blue whale non è un gioco". Dopo i nuovi casi segnalati in Toscana e Emilia Romagna, la polizia postale richiama l'attenzione sui rischi che arrivano via web e che coinvogono soprattutto i giovanissimi. La chiamano sfida, ma è molto peggio. L'adolescente viene adescato in rete e spinto a una serie successiva di prove di coraggio che culminano al 50esimo giorno con il suicidio.  "Al momento stiamo indagando su una cinquantina di casi in tutta Italia", racconta Marco Valerio Cervellini sostituto commissario della polposta. Ma le indagini sono cominciate prima che la tv (nella fattispecie Italia Uno con Le Iene) accendessero i riflettori sulle 'balene blu': durante gli incontri nelle scuole l'espressione 'blue whale' ritorna nelle parole degli alunni e le antenne degli investigatori si alzano. Si è parlato anche di fake news: "E' presto per sbilanciarsi sul caso specifico - ammette il sostituto commissario - ma prima di liquidare il tutto come una fandonia social, una bufala, è bene essere sicuri. Mai come in questo caso, meglio un allarme infondato che un allarme non lanciato". Il rischio, dice Cervellini, è sminuire il fenomeno: "Liquidarlo come un gioco sarebbe un tragico errore di valutazione". 

"Blue whale uccide, fermati". Sul web c'è anche solidarietà

L'inquietante 'moda' arriverebbe dalla Russia: un ragazzo si sarebbe dichiarato colpevole di aver 'guidato' al suicidio un numero imprecisato di ragazzi (oltre cento, secondo alcune fonti) vestendo i panni del tutor: a chi decide di partecipare - di regola dopo aver digitato un determinato hashtag facilmente reperibile in rete, sui social o addirittura attraverso App dedicate - viene chiesto infatti di sottoporsi, giorno dopo giorno, a 'prove' di difficolta' crescente: alzarsi in piena notte per vedere un film horror,  sporgersi nel vuoto, procurarsi tagli e infine gettarsi dall'ultimo piano. Un'escalation di violenza contro se stessi. C'è davvero un 'master'  - un 'curatore' come viene chiamato in Rete - che istiga gli adolescenti? O si tratta di un contagio? Quali sono i meccanismi di diffusione? Cosa attrae di un gioco così masochista? A tutti questi quesiti cerca di dare risposta la polizia postale che sul sito www.commissariatodips.it offre una serie di consigli per genitori e ragazzi: ecco i segnali da non sottovalutare e i possibili antidoti per non cadere in trappola.    

Per i genitori 

-  Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza il rete, parlate con i ragazzi del fenomeno.

- Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno veglia.

- Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla Balena Blu- Blue Whale parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire

- Se vostro figlio/a vi racconta che c'è un compagno/a che partecipa alla sfida Balena Blue- Blue- Whale, non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale, o alla scuola se non conoscete la famiglia

- Se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a wwww.commissariatodips.it. 

Per i ragazzi

- Nessuna sfida con uno sconosciuto può mettere in discussione il valore della tua vita. Segnala chi cerca di indurti a farti del male, a compiere autolesionismo, ad uccidere animali, a rinunciare alla vita

- Ricorda che anche se ti sei lasciato convincere a compiere alcuni passi della pratica Blue Whale non sei obbligato a proseguire: parlane con qualcuno, chiedi aiuto, chi ti chiede ulteriori prove cerca solo di dimostrare che ha potere su di te

- Se conosci un coetaneo che dice di essere una balena Blu- Blue whale parlane con un adulto: potrebbe essere vittima di una manipolazione psicologica e il tuo aiuto potrebbe farlo uscire dalla solitudine e dalla sofferenza

- Se qualcuno ti ha detto di essere un 'curatore' per la sfida Blue Whale-Balena Blu sappi che potrebbe averlo proposto ad altri bambini e ragazzi: parlane con qualcuno di cui ti fidi e segnala subito chi cerca di manipolare e indurre dolore e sofferenza ai più piccoli

- Se sei stato aggiunto a gruppi Whatsapp, Facebook, Istagram, Twitter o altri social che parlano delle azioni della Balena Blu- Blue Whale parlane con i tuoi genitori o segnalalo subito su www.commissariatodips.it