Martedì 16 Aprile 2024

Bitonto, 25enne ucciso dopo lite stradale. Fermato un pensionato

L'uomo, 68 anni, inchiodato dalle telecamere della zona. Un insegnante, additato su Facebook come colpevole, presenta querela

L'arresto è stato compiuto dai carabinieri della compagnia di Giugliano

L'arresto è stato compiuto dai carabinieri della compagnia di Giugliano

Bitonto (Bari), 17 agosto 2017 - Ieri pomeriggio un ragazzo di 25 anni, Giuseppe Muscatelli, è stato ucciso a coltellate al culmine di un litigio per questioni di viabilità, oggi è stato rintracciato nella sua abitazione a Bitonto l'uomo sospettato del delitto. Il magistrato disporrà l'autopsia entro la fine della settimana e chiederà nelle prossime ore la convalida del fermo dinanzi al gip. In tutto ciò c'è un falso colpevole, additato come tale dai social con tanto di foto, nome e cognome, che ha presentato querela.

IL FERMATO - Si tratta di un 68enne che, sottoposto a fermo di polizia, avrebbe ammesso le sue responsabilità. Anche perché è stato messo di fronte ai gravi indizi emersi dagli accertamenti: le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza nella zona. In più nella sua abitazione è stata trovata la probabile arma del delitto, un coltello ancora insanguinato. La lite è nata da una situazione davvero banale: un tamponamento fra due auto, una delle quali, quella del giovane, ostruiva il passaggio alle vetture scatenando le reazioni di alcuni automobilisti di passaggio. Alle due macchine si è avvicinata a un certo punto una terza, guidata dal presunto accoltellatore che, di fronte al rifiuto del giovane di spostare l'auto dalla carreggiata, avrebbe tirato fuori il coltello colpendolo al torace. Il ragazzo, dopo essersi trascinato per chiedere aiuto, è stato trasportato in ospedale a Bari ma per lui non c'è stato nulla da fare ed è morto in seguito alla ferita. Il 68enne era fuggito con l'auto dopo l'aggressione, ma grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze, i militari sono riusciti a identificarlo. 

LA QUERELA DEL FALSO COLPEVOLE - C'è anche un'altra vittima, per così dire,  della maldicenza: è un docente di religione,  Giuseppe Cannito, 58 anni, accusato ingiustamente sui 'social' di essere l'omicida del giovane. Cannito ha sporto una querela per calunnia.  Dopo la fuga del vero omicida, alcuni amici della vittima avrebbero dato il via a una 'caccia all'assassino' parallela all'attività investigativa dei carabinieri e poche ore più tardi su Facebook è stata pubblicata la foto del professore corredata da un post che lo identificava come 'colui che ha ucciso Giuseppe'.  Il docente, informato dall'accaduto, ha denunciato ai carabinieri di essere stato accusato ingiustamente dell'omicidio. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che - in un post su Facebook - ha parlato di "innocenti spacciati per colpevoli" e "processi sommari".