Tensione e aggressioni al termine del corteo contro il leader leghista a Bari (Dire)
Bari, 22 settembre 2018 - Aggressione al corteo anti-Salvini a Bari. Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine alcuni esponenti di CasaPound avrebbero aggredito due manifestanti al termine della protesta, poco dopo le 23, nel quartiere Libertà contro il leader leghista e ministro dell'Interno. Ferito l'assistente dell'europarlamentare Eleonora Forenza. "Ci hanno atteso in tanti. Eravamo con un passeggino. Adesso il mio assistente Antonio Perillo che oggi compie 36 anni è in ospedale", ha raccontato Florenza.
La politica e attivista italiana era nel corteo "Mai con Salvini", e racconta: "Erano in cinque di CasaPound e ci hanno colpito con spranghe e tirapugni. Antonio Perillo il mio assistente è ora all'ospedale Mater Dei con trauma cranico. Ci hanno urlato 've ne dovete andare'". Le forze dell'ordine sono schierate in tenuta antisommossa.
L'aggressione arriva nello stesso quartiere che Salvini aveva visitato la scorsa settimana, e dove era stata lanciata la petizione contro gli immigrati irregolari, appoggiata dalla Lega. Oggi il vicepremier commenta: "Da ministro dell'Interno ho la fortuna di non dovermi basare solo sui giornali, ma sulle informazioni delle forze dell'ordine, altrimenti quest'estate avrei dovuto inseguire dei lanciatori di uova", che "lanciavano uova a caso". "Se uno pesta un altro essere umano, può essere giallo, rosso o verde, il suo posto è la galera. Poi da ministro dell'interno devo andare oltre la notizia".
"A Bari non c'è stata nessuna aggressione squadrista, ma un tentativo di assalto alla nostra sede da parte dei manifestanti anti-Salvini", commenta in una nota CasaPound Italia. "Come mostrano chiaramente le foto che abbiamo diffuso il corteo era finito da tempo in un'altra zona della città ma gli antifascisti invece di disperdersi hanno cercato di arrivare in via Eritrea, dov'è la nostra sede, per assaltarla", sottolinea CPi. Che aggiunge: "Quello di cui possono accusarci è solo di aver difeso il nostro diritto a esistere di fronte a chi ci vorrebbe cancellare dalla faccia della terra".