Venere e Giove, il 'bacio' il 13 e non il 12 novembre. Ecco come vederlo

Verso le sei del mattino sarà possibile osservare verso Sud Sud-Est il bacio tra Venere e Giove. Nella notte e fino a dicembre le stelle cadenti delle Tauridi Nord

Anche Fecebook ricorda il 'bacio' tra Venere e Giove (Facebook)

Anche Fecebook ricorda il 'bacio' tra Venere e Giove (Facebook)

Roma, 11 novembre 2017 - Saranno circa le 6 del mattino di lunedì 13 novembre, quando Giove e Venere si 'bacieranno'. Un effetto dato dalla vicinanza apparente dei due pianeti di 0,3 gradi. Uno show degli astri speciale perché di rado è possibile osservare un effetto ottico simile. Uno spettacolo anche simbolico dove Venere, dea classica della bellezza, si congiunge a Giove, divinità suprema che rappresenta il potere sul destino dell'umanità. Un bacio tra le stelle che però non sarà facile da osservare. 

Infatti all'ora della congiunzione i due pianeti saranno bassi all'orizzonte, bisognerà guardare verso Sud Sud-Est. Avverrà tra le costellazioni della Vergine e quella della Bilancia. E poco prima del sorgere del Sole ci sarà anche l'opportunità di osservare Marte, all'orrizonte più in alto rispetto Venere e Giove. Un appuntamento da non perdere perché la prossima volta sarà il 22 gennaio 2019, e comunque non sarà una congiunzione così ravvicinata. 

In astronomia la congiunzione è la configurazione planetaria che si determina quando due astri hanno la stessa longitudine o la stessa ascensione retta visti dal centro della Terra. 

Chi poi volesse fare la 'notte bianca' prima del bacio tra Venere e Giove, si potranno osservare le stelle cadenti delle Tauridi Nord, visibili fino a dicembre. Le Tauridi Sud si sono viste nei primi giorni di novembre. Tra domenica e lunedì sono attese le luminose Tauridi Nord.  Le Tauridi si generano dall'attraversamento dell'orbita terrestre da parte dei detriti della cometa Encke. Quest'ultima cometa si ritiene fonte di due sciami meteorici, le Tauridi di novembre, divise in due sub radianti, le Tauridi Nord e le Tauridi Sud, visibili da fine Ottobre a metà novembre e le Beta Tauridi visibili dalla fine di giugno all'inizio di luglio. 

La cometa di Encke, formalmente 2P/Encke, è una cometa periodica che prende il nome dall'astronomo Johann Franz Encke, che attraverso laboriosi studi sulla sua orbita e molti calcoli basati sulle sue apparizioni nel 1786, nel 1795, nel 1808 e nel 1818, riuscì a prevedere la sua comparsa. E' curioso che il nome della cometa derivi da chi ne ha calcolato il ritorno, e non da chi l'ha scoperta, cioè Pierre Méchain.