Migranti, l'Austria invia 70 militari al Brennero. "Per ora niente panzer"

I militari coadiuveranno la polizia nei controlli sui treni e nelle zone critiche, anche per la questione immigrazione

Militari al confine con il Brennero (Ansa)

Militari al confine con il Brennero (Ansa)

Vienna, 16 agosto 2017 - L'Austria metterà da subito in campo settanta soldati al Brennero per coadiuvare la polizia nei controlli sui treni e nelle zone critiche, anche per ciò che riguarda la questione dell'immigrazione. Lo ha annunciato il comandante militare territoriale Herbert Bauer. "Ciò non significa - ha spiegato il capo della polizia locale Helmut Tomac - che al Brennero saranno messi in azione carri armati, mezzi carrozzati o blindati".

I responsabili hanno affermato che attualmente la situazione al Brennero è stabile. Nel mese di luglio, tuttavia, è stato registrato un notevole aumento dei clandestini trovati a bordo di treni merci. La collaborazione dei militari - è stato detto - è volta ad accrescere l'intensità e la qualità dei controlli. Come è stato spiegato in una conferenza stampa a Innsbruck, poiché al Brennero gli accordi di Schengen sono in corso di validità, rimane soltanto la possibilità di controlli a ridosso delle frontiere. Come ha detto Tomac, "si tratta non soltanto di prevenire l'immigrazione illegale, ma anche di garantire in prima linea la vita delle persone". Il capo della polizia ha fatto riferimento a un triste episodio dello scorso anno, quando due migranti sono morti a bordo di un treno merci. 

Mentre il Capitano del Tirolo Günther Platter ha mostrato di apprezzare le nuove misure, di diverso avviso si è detto il governatore altoatesino Arno Kompatscher: "Prendo atto di quanto è stato deciso - ha affermato - benché non vi sia in realtà alcuna necessità dell'intervento di militari per svolgere i controlli". Kompatscher ha sottolineato la buona collaborazione in atto tra le autorità austriache e quelle italiane. Secondo il governatore altoatesino, negli ultimi tempi vi sono stati sviluppi positivi nella gestione politica dell'immigrazione e "va fatto di tutto perché l'Europa sostenga l'Italia nel suo intento di fare in modo che siano realizzati centri di accoglienza in Nord Africa".

Le autorità austriache hanno reso noto che i tentativi di ingressi di migranti nel loro territorio sono costanti, tra i 10 e i 25 al giorno con punte di 45 nel fine settimane. La polizia tedesca al valico tra Tirolo e Baviera, nel solo mese di luglio, ha controllato 1.100 profughi inibendo l'ingresso in Germania a circa il 40 per cento.