Anna Frank, identificati 16 ultrà della Lazio. Due minori, uno ha 13 anni

Pioggia di critiche agli adesivi che raffigurano la ragazzina deportata e uccisa con la maglia della Roma. Renzi: "In campo con la stella di David", La Lazio a Bologna con una maglia commemorativa. La Procura apre un'inchiesta

L'adesivo di Anna Frank con la maglia della Roma - Dire

L'adesivo di Anna Frank con la maglia della Roma - Dire

Roma, 25 ottobre 2017 - Da polemica a bufera, fino a vero e proprio caso internazionale. Gli adesivi antisemiti degli ultrà biancocelesti trovati ieri allo stadio Olimipico, che raffiguravano Anna Frank con la maglia della Roma, hanno innescato una prevedibile pioggia di critiche. La Procura di Roma indaga per istigazione all'odio razziale (legge Mancino) e già 16 tifosi laziali (ma il numero è destinato a crescere) sono stati identificati dagli inquirenti della Digos di Roma che indaga sulla vicenda. Tra loro anche tre minorenni, due tra i 16 e i 17 anni, mentre il più giovane ha 13 anni e per legge non è imputabile. 

All'esame le immagini delle telecamere interne, al lavoro anche i poliziotti del commissariato Prati e della polizia scientifica.

E mentre il mondo politico si solleva, con dure prese di posizione da parte di Mattarella, Gentiloni, Renzi e addirittura della casa di Anna Frank di Amsterdam, gli Irriducibili della Lazio - zoccolo duro della tifoseria biancoceleste - minimizzano l'accaduto:  "Si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse - spiega in una nota il direttivo -, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale, (decisione dello scorso 2 febbraio 2017), non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione".

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LE REAZIONI - La società della Lazio, per espressa volontà del presidente Lotito, sceglie di indossare domani a Bologna, nel riscaldamento prima della partita al Dall'Ara, una maglia commemorativa della ragazzina morta nel campo di sterminio di Bergen Belsen. La società si era detta in mattinata già favorevole ad accettare la proposta dell'ex premier Renzi, di giocare (tutte le squadre, nel turno infrasettimanale che si apre stasera con Inter-Sampdoria) con una stella di David sulla maglia. Lotito, come annunciato, ha fatto visita alla sinagoga di Roma in segno di solidarietà alla comunità ebraica. Ma alla visita non era presente una delegazione della comunità ebraica romana. La visita "non era stata concordata" spiegano fonti della comunità, che lancia un messaggio: "Oltre ai gesti servirebbero iniziative concrete da tutti i club".

In realtà un po' tutto il calcio scende in campo contro l'antisemitismo: su tutti i campi di gioco sarà letto un brano del 'Diario di Anna Frank' prima dell'inizio delle partite, con un minuto di riflessione. Lo ha deciso la Federcalcio d'intesa con l'Ucei. La Lega di A ha disposto che i capitani delle squadre impegnati nel decimo turno di campionato regalino una copia del libro, insieme a quella di 'Se questo è un uomo' di Primo Levi ai bambini che tradizionalmente li accompagnano sul terreno di gioco.

Nel frattempo, il ministro dell'Interno Marco Minniti, visitando Mattarella, ha assicurato al capo dello Stato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi.

Lazio in trasferta a Bologna con la foto di Anna Frank sulla maglia

DI SEGNI: NON SIAMMO LAVATRICE - Secondo il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: "La Comunità non è una lavatrice, né un luogo dove si presenta un omaggio floreale e si risolve tutto. Non si può pensare di aggiustare le cose facendo un'apparizione davanti ad una marea di giornalisti". Secondo Di Segni invece "servono iniziative concrete, anche repressive. C'è stanchezza e insoddisfazione nella Comunità per queste apparizioni che potrebbero sembrare risolutori". 

FASCICOLO DELLA PROCURA - Sul caso adesivi la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale procede contro ignoti per e sul suo tavolo c'è già un'informativa della Digos. Per l'identificazione del responsabile, o responsabili, del gesto saranno utilizzate le immagini a circuito chiuso dello stadio.

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IL CORO DI CONDANNE - Intanto condanne vengono da molti fronti, a cominciare proprio dal presidente presidente della Repubblica e dal premier Paolo Gentiloni. Dura presa di posizione anche del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, del presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, del parlamentare Pd Emanuele Fiano, figlio di un deportato nei campi di concentramento nazisti. In campo anche la Cei, con una ferma condanna da parte dei vescovi. E pure il web è invaso da post che stigmatizzano l'episodio: molti ricordano le frasi di Anna Frank (tra tutte quella famosa, "Nonostante tutto io ancora credo che la gente sia davvero buona nel proprio cuore"), altri sottolineano l'orgoglio di essere paragonati ad Anna Frank. E sono molti i tifosi biancocelesti che prendono le distanze dall'iniziativa degli adesivi antisemiti.

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LOTITO: VIAGGI AD AUSCHWITZ - Ieri il presidente biancoceleste Claudio Lotito si è recato alla sinagoga di Roma per deporre una corona di fiori.  "Siamo qui per ribadire la nostra posizioni di dissociazione contro posizioni di antisemitismo e razzismo", ha detto. Poi l'iniziativa, un po' inaspettata: "Annuncio oggi ufficialmente che la Lazio organizzerà una iniziativa annuale per portare ogni anno 200 tifosi in visita ad Auschwitz".

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POLEMICA SUL SINDACO DI AMATRICE - Un po' fuori dal coro il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che a Rai1 commenta: "Una piccola minoranza non può gettare fango sul grande cuore degli ultrà". Ad Amatrice "gli ultrà di tutta Italia - dice Pirozzi - hanno fatto cose straordinarie. Si tende sempre a far vedere gli scemi, a non mettere in risalto il cuore di queste persone venute qui a scavare nelle macerie:hanno portato solidarietà, stanno facendo degli impianti sportivi".

Dura e immediata la replica del Pd laziale che, per voce del presidente Lorenza Bonaccorsi, parla di "scivolone e gaffe". E aggiunge: "Non ci possono essere parole di giustificazione". 

Anna Frank - Dire

ASCOLI, TIFOSI: ENTRIAMO DOPO TEATRINO MEDIATICO  - Questa sera, in occasione di Ascoli-Spezia, gli ultras della Curva Sud entreranno nel settore dopo il minuto di riflessione deciso dalla Lega a seguito degli insulti antisemiti dei tifosi laziali con annesse foto di Anna Frank vestita con la maglia della Roma. "Non vogliamo essere complici di un teatrino mediatico e istituzionale che dimentica i terremotati e i nostri anziani ma è invece sempre prontissimo a indignarsi e a strumentalizzare una decina di adesivi" recita la nota dei tifosi ascolani pubblicata sul loro profilo Facebook.