Killer Berlino ucciso, "possibili ritorsioni sui poliziotti italiani"

Circolare del Capo della Polizia Franco Garbielli

Marco Minniti e Franco Gabrielli (Afp)

Marco Minniti e Franco Gabrielli (Afp)

Milano, 23 dicembre 2016 - E' allarme per i poliziotti italiani dopo l'uccisione di Anis Amri, il killer dell'attentato di Berlino colpito a morte nella notte a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. "Massima attenzione" poiché "non si possono escludere azioni ritorsive" nei confronti dei poliziotti e di tutto il personale delle forze dell'ordine in divisa. E' questo l'avvertimento contenuto nella nuova circolare inviata questa mattina dal capo della Polizia Franco Gabrielli. Secondo quanto si apprende, Gabrielli avrebbe mandato la circolare subito dopo la sparatoria a Milano in cui è rimasto ucciso Amri. L'invito è dunque di intraprendere ogni iniziativa utile per garantire la massima sicurezza e tutela degli operatori. Gabrielli si è detto "orgoglioso della professionalità espressa" dai due agenti coinvolti nella sparatoria.

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Amri è stato intercettato da due agenti a notte fonda all'altezza della stazione di Sesto San Giovanni. Alla richiesta di mostrare i documenti, avrebbe estratto una pistola calibro 22 carica e avrebbe esploso alcuni colpi, ferendo il poliziotto Cristian Movio. A quel punto Luca Scatà, l'altro agente, avrebbe aperto il fuoco ferendo a morte il terrorista.