Giovedì 25 Aprile 2024

Attentato Berlino, Amri ripreso in un video alla stazione di Lione

Il tunisino immortalato dalle telecamere di sorveglianza della stazione, dove ha acquistato il biglietto per Milano. Diede soldi al nipote per arruolarsi in una cellula tedesca dell'Isis

Il tunisino Anis Amri, autore dell'attentato di Berlino (Ansa)

Il tunisino Anis Amri, autore dell'attentato di Berlino (Ansa)

Parigi, 26 dicembre 2016 - Anis Amri, il tunisino responsabile dell'attentato di Berlino in cui hanno perso la vita 12 persone tra cui l'italiana Fabrizia Di Lorenzo, era passato per la stazione di Lione Part-Dieu dove aveva acquistato un biglietto per Milano con corrispondenza a Chambery. Lo dimostrano le immagini delle telecamere di video sorveglianza della stazione del 22 dicembre (cioè 3 giorni dopo la strage). A rivelarlo è l'emittente francese Bfmtv, spiegando che il pagamento è avvenuto in contanti anche se non si sa ancora quando e come sia entrato in Francia

Amri, ucciso venerdì intorno alle 3 di mattina in uno scontro con la polizia italiana a Milano, aveva con sé dei biglietti per il tragitto Lione-Chambery-Milano, ma uno dei due non era stato obliterato, il che aveva sollevato dubbi sul percorso effettivamente compiuto dal giovane. Queste nuove rivelazioni accentuano gli interrogativi su come sia stato possibile che il terrorista, ricercato dalla polizia di tutta Europa, abbia potuto percorrere più di 1000 chilometri senza nessun problema. 

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Intanto gli inquirenti milanesi sono abncora in attesa di una risposta ufficiale degli investigatori tedeschi sulla pistola calibro 22 che Amri aveva con sé quando è stato colpito a morte a Sesto San Giovanni, ma ritengono che con ogni probabilità l'arma sia la stessa con cui il tunisino ha ucciso il camionista polacco del tir con il quale ha compiuto la strage a Berlino. La Procura di Milano potrebbe chiedere all'Autorità giudiziaria tunisina, attraverso il Ministero della Giustizia, documentazione riguardante l'arresto del nipote di Amri, ritenuto legato a una cellula terroristica operante in Tunisia. Il giovane aveva confessato, durante gli interrogatori di polizia, di aver comunicato con lo zio via Telegram. 

Amri gli avrebbe inviato denaro attraverso le poste e fornito un'identità falsa perché lo raggiungesse in Germania per arruolarsi in una 'cellula tedesca' dell'Isis. Di questa vicenda, che aiuterebbe a ricostruire eventuali legami che il killer di Berlino potrebbe aver avuto nel Milanese, gli inquirenti del capoluogo lombardo hanno per ora solo notizie di stampa. Gli agenti della Digos continuano a visionare le immagini di telecamere di sorveglianza del percorso compiuto da Amri una volta giunto a Milano: dalla Stazione Centrale a Sesto San Giovanni. Si continua ad indagare per cercare di capire per quale ragione sia andato a Sesto.