Terremoto Amatrice, indagine su cambi di residenza sospetti per percepire i contributi

La Procura di Rieti sta verificando le domande di accesso al sostegno economico: in molti da Roma hanno spostato la residenza nei municipi devastatati per ottenere i contributi economici stanziati dallo Stato

Terremoto (Imagoeconomica)

Terremoto (Imagoeconomica)

Rieti, 26 settembre 2017  - Cambi di residenza sospetti nei comuni colpiti dal sisma per ottenere poter percepire i contributi economici dallo Stato. Sono circa 120 i controlli effettuati dalla Procura della Repubblica di Rieti su altrettante erogazioni del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas), nei confronti di beneficiari che, secondo quanto ipotizzano i magistrati, non avevano né i requisiti né il diritto di percepire l'indennità economica a sostegno dei residenti nei Comuni devastati dal terremoto del 2016. 

E' l'indagine che la Procura reatina, in chiusura come anticipato ieri dal Procuratore capo Giuseppe Saieva, è stata condotta sulle erogazioni dei contributi Cas, e non sulle assegnazioni delle soluzioni abitative d'emergenza, le "Sae".

L'attenzione dei magistrati si era da subito concentrata su un incremento dei cambi di residenza nei Comuni di Amatrice e Accumoli, facendo nascere qualche sospetto. I cambi erano stati operati da cittadini residenti in altri territori, tanti di Roma, i quali, così ritengono gli investigatori, avrebbero tentato di spostare la residenza nei due municipi devastati dal terremoto proprio per poter percepire i contributi economici stanziati dallo Stato in sostegno delle popolazioni residenti. 

Vagliate dalla Procura le domande di accesso al sostegno economico, da un minimo di 400 euro al mese, per i nuclei familiari composti da una sola persona, a un massimo di 900 per le famiglie numerose, anche con l'aiuto dei sindaci dei Comuni interessati, scoprendo così centinaia di anomalie. Per tutti potrebbe scattare l'accusa di truffa e falso.

Ascoli Piceno, rivendevano sul web gli aiuti per i terremotati