Mercoledì 24 Aprile 2024

Alluvione Genova 2011, l'ex sindaco Marta Vincenzi condannata a 5 anni

Il 4 novembre 2011 persero la vita quattro donne e due bambine. La sindaco era accusata di omicidio plurimo, disastro colposo plurimo, falso e calunnia. Lei: "Sono innocente"

L'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi fuori dall'aula (Ansa)

L'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi fuori dall'aula (Ansa)

Genova, 28 novembre 2016 - È stata condannata a cinque anni e due mesi l'ex sindaco di Genova Marta Vincenzi, per i tragici fatti dell'alluvione del 4 novembre 2011, in cui persero la vita quattro donne e due bambine

La Vincenzi era accusata di omicidio plurimo, disastro colposo plurimo, falso e calunnia. Per quest'ultima accusa è stata assolta. "Io mi considero innocente. Meno male che in Italia sono previsti tre gradi di giudizio. Non è finita qui", ha detto l'ex sindaco. Il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto una condanna a 6 anni e un mese di reclusione. 

"Non è finita - ha ripetuto la Vincenzi uscendo dall'aula - Sono ancora più convinta di essere innocente: ho iniziato che non ricordavo nulla. Ora ricordo tutto. Dentro di me so di essere innocente". Il suo avvocato difensore, Stefano Savi, rincara: "Aspetto di leggere le motivazioni: di questa sentenza non mi convince nulla". E ancora il sindaco: "L'accusa più infamante è quella di falso. L'ho rigettata sin dall'inizio. Mi dispiace, evidentemente il giudice non si è convinto. Spero si convincano altri". 

LE FAMIGLIE DELLE VITTIME - Di contro i familiari delle vittime plaudono alla sentenza. "È stato un giudice giusto e ho visto che sono cambiate molte cose in città da allora e che c'è molta più attenzione", commenta Flamur Djala, papà delle due bimbe morte nell' alluvione. Anche il padre di Serena Costa, la ragazza di 19 anni travolta dalla piena dopo avere preso il fratello a scuola, si è detto soddisfatto: "È stata una decisione che ha accolto quasi in totale le richieste del pm. Ma mi lascia sbigottito per la pena così bassa per Gambelli" ha commentato. In generale, i familiari delle vittime hanno accolto con grande compostezza la lettura del dispositivo e hanno abbracciato Matteo Giovannetti, sostituto commissario del nucleo polizia giudiziaria del tribunale che ha condotto le indagini della procura, per ringraziarlo per il lavoro fatto.

La condanna e la responsabilità riconosciuta per il sindaco "serve anche per dopo, per i sindaci che ci sono adesso e per le persone che hanno responsabilità, che devono sapere di avere responsabilità, per tutelare non solo loro stessi, ma anche i cittadini" il commento alla sentenza di Marco Costa, padre di una delle vittime dell'alluvione, Serena.

LE ALTRE CONDANNE - Oltre all'ex sindaco Vincenzi, è stato condannato l'ex assessore alla protezione civile di Genova Francesco Scidone (4 anni e nove mesi), il dirigente comunale Gianfranco Delponte (4 anni e 5 mesi), il dirigente comunale Pierpaolo Cha (1 anno e 4 mesi,  assolto dall'accusa di disastro) e Sandro Gambelli - anch'egli assolto dall'accusa di disastro- un anno. Il coordinatore dei volontari Roberto Gabutti è stato invece assolto. La decisione è stata presa dopo sette ore di Camera di Consiglio. Secondo l'accusa, i politici e i tecnici non chiusero le scuole nonostante fosse stata diramata l'allerta 2 e, la mattina della tragedia, non chiusero con tempestività le strade. Dalle indagini era emerso che "gli uffici comunali di Protezione civile avevano ricevuto notizie allarmanti già alle 11 mentre il rio Fereggiano esondò intorno all'una". 

Nel dispositivo di sentenza, il giudice ha anche richiesto il rinvio degli atti alla procura di Genova per falsa testimonianza a carico degli ex assessori comunali Paolo Pissarello (ex vicesindaco) e Pasquale Ottonello, per il vigile Renzo Semino, per il dirigente comunale Roberto Valcalda e per uno degli autisti di Marta Vincenzi, Vincenzo Abbate. Chiesto anche il rinvio degli atti per l'ex comandante della polizia municipale, Roberto Mangiardi, per cooperazione colposa in omicidio colposo plurimo e disastro.  Previsti poi maxi-risarcimenti per un totale complessivo di quasi 5 milioni di euro per le famiglie delle vittime.