Alex Orfei (da Facebook)
Roma, 13 agosto 2016 - C'è un po' di confusione attorno al nome di Alex Orfei, l'artista di circo arrestato oggi con l'accusa di aver ucciso il collega Werner De Bianchi. Diverse testate lo hanno accostato alla celebre famiglia Orfei, simbolo del circo italiano. Ma è proprio un comunicato dell'ufficio stampa del Gruppo Ambra Orfei a fare chiarezza sulla questione: "Nessun rapporto di parentela con Ambra Orfei, figlia di Nando Orfei o con i celebri Orfei", afferma la nota in riferimento ad Alex. "Abbiamo appreso con tristezza in questo momento - è scritto nel comunicato - della lite fra circensi. Il presunto autore dell'omicidio sarebbe Alex Orfei, 31 anni, artista circense nipote di Amedeo Orfei che non è parente, nemmeno alla lontana, dei più celebri Orfei Nando e Moira Orfei". E, a quanto riferisce il comunicato, Amedeo Orfei sarebbe "stato più volte citato in causa per l'utilizzo del marchio Orfei".
L'OMICIDIO - Proseguono, nel frattempo, le indagini sull'omicidio avvenuto in Calabria, a Santa Maria di Ricadi, nel Vibonese. A quanto pare sarebbe stata la stessa vittima Werner De Bianchi, prima di perdere conoscenza, a indicare il nome di Alex Orfei.
IL CIRCO 'AMEDEO ORFEI' - Stando a quanto riporta il sito circo.it, l’insegna “Amedeo Orfei” nasce nel 1958 dal sodalizio tra Amedeo e la moglie Carmen Ukmar. A Roteglia, nella provincia di Reggio Emilia dove i due si sarebbero sposati, sostava il Circo Palmer dei genitori di Carmen. Più che un circo era un teatro all’aperto, con un tendone a coprirlo d'inverno, sotto il quale si rappresentavano numeri acrobatici e sketch comici. Dopo la nascita del primo figlio della coppia, i due decidono di mettersi in proprio.