Lunedì 22 Aprile 2024

Alessandria, italiana arrestata per terrorismo: "Foreign fighter in Siria"

Lara Bombonati, 26 anni, si era unita alle truppe jihdiste: "Pronta per ripartire"

La battaglia contro l'Isis a Mosul e, nel riquadro, l'italiana Lara Bombonati

La battaglia contro l'Isis a Mosul e, nel riquadro, l'italiana Lara Bombonati

Torino, 24 giugno 2017 - Italiana, figlia di italiani. Convertita all'Islam e alla causa jihadista. Lara Bombonati, 26 anni di Garbagna (Alessandria), è stata arrestata nella notte con l'accusa di essere una foreign fighter. Lo riportano i principali quotidiani. Giovanissima, era partita per la Siria, unendosi alle milizie islamiste. Gli inquirenti, che ipotizzano il reato di "terrorismo internazionale", la ritengono - scrive La Stampa - una adepta del gruppo di Hayat Tahrir al-Sham ("Organizzazione per la liberazione del Levante") nato all'inizio dell'anno dalla fusione di quattro formazioni minori. 

Lara, che da tempo si faceva chiamare Khadija (anche in Italia portava il velo integrale), era stata fermata al confine con la Turchia, trattenuta in cella dalle autorità turche prima di essere espulsa e segnalata all'antiterrorismo italiano. Da quel momento è stata una 'sorvegliata speciale' fino a stanotte, quando gli inquirenti hanno deciso di procedere al fermo di "indiziato di delitto". C'è infatti il sospetto che stesse per partire nuovamente alla volta della Siria. 

Lara non si è radicalizzata da sola. Con lei c'era il marito Francesco, originario di Trapani, anche lui convertito all'Islam. Insieme erano partiti per il Medioriente dicendo ai genitori di "voler studiare il Corano", scrive il Corriere. Dopo vani tentativi di mettersi in contatto con lei, il papà e la mamma di Lara ne avevano denunciato la sua scomparsa nel 2016. Non è chiaro che fine abbia fatto l'uomo, probabilmente ucciso. La 26enne avrebbe raccontato di una morte da "martire". 

Lara-Khadija, precisa ancora il Corriere, è indagata "per aver partecipato a un’associazione che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo facendo parte del battaglione qaedista". Secondo la ricostruzione del quotidiano, la ragazza sarebbe stata "invaghita e succube" del leader della milizia di Hayat Tahrir al-Sham "Abu Mounir". 

Ora Lara è nel carcere di Torino. Si attende la decisione del gip sulla convalida del fermo. "Non ho ancora avuto modo di conoscere il contenuto degli atti e le contestazioni" dice il difensore d'ufficio, l'avvocato Nicoletta Masuelli.

L'inchiesta, condotta dalla Digos di Alessandria, è coordinata dal procuratore capo di Torino Armando Spataro e dal sostituto Antonio Rinaudo.