{{IMG_SX}}Caserta, 13 giugno 2008 -  Colpevole di aver avuto un figlio illegittimo è stata segregata per 18 anni in casa, tenuta per punizione prigioniera dai familiari: i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, hanno liberato oggi Maria Monaco, 47 anni.

La donna ha vissuto per 18 anni in una stanza nel retro dell'abitazione, tra la sporcizia, chiusa a chiave e controllata dalla madre, dal fratello e dalla sorella.
 

La donna ha manifestato forti disturbi psichici, forse dovuti alla lunga prigionia, ed è ora ricoverata in ospedale.
 

I carabinieri hanno liberato Maria oggi, dopo quasi 18 anni di segregazione. Sono entrati nella casa, nel rione Sant'Andrea intorno alle 13, dopo una lunga serie di accertamenti anche anagrafici. La donna infatti nel quartiere non la conosceva nessuno, salvo i suoi familiari, nessuno l'aveva mai vista.

 

A insospettire i carabinieri anche alcune segnalazioni e voci che si rincorrevano intorno a quella casa: nessuno poteva avvicinarsi. I carabinieri hanno trovato la donna dentro una stanza fatiscente e sporca, in pessime condizioni igienico sanitarie.

 

Maria era chiusa a chiave da circa 18 anni, da quando aveva avuto un figlio da una relazione amorosa. Per punirla e per nascondere la vergogna. Mangiava da una ciotola, quasi come un cane.


Il figlio 'della colpa' è stato cresciuto dalla nonna e dagli zii, gli stessi carcerieri della madre. I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere lo hanno rintracciato da poco, non si sa ancora se sapesse la verità sulla storia di sua madre o se fosse stato tenuto all'oscuro dai parenti.

 

Il padre, l'uomo della relazione "punita" dai familiari di Maria, non ha un nome, non è stato ancora identificato.

La madre ottantenne della povera Maria è stata arrestata: si tratta di Annarosa Golino. Anche il fratello e la sorella della donna sono finiti in carcere a Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di Monaco Prisco di 45 anni e della sorella Michelina di 51.