{{IMG_SX}}Roma, 1 marzo 2008 - Papa Benedetto XVI ha accolto la richiesta di don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, di riduzione allo stato laicale (secondo il quale non potrà più celebrare la messa e amministrare i sacramenti), avanzata dal sacerdote alla guida della comunità di Amelia, in seguito alle polemiche e alle accuse di abusi sessuali nei confronti di alcuni ragazzi dell'associazione.


"Il Papa ha mandato una lettera una ventina di giorni fa accogliendo la richiesta di don Pierino di voler essere ridotto allo stato laicale", dice Alessandro Meluzzi, portavoce della Comunità. "Don Pierino ha apprezzato il gesto paterno del Papa - prosegue - e la lettera è stata accolta come segno di sensibilità e di attenzione verso il nostro fondatore, di poter rimanere alla guida della sua comunità".


A proposito della sua salute, Merluzzi precisa che "don Pierino sta molto meglio e i due mesi nelle comunità in Costarica e Bolivia l'hanno ritemprato".

 

«Il Pontefice ha fatto bene ad accogliere la mia richiesta: penso che la libertà dell'individuo venga prima di ogni cosa». È quanto ha dichiarato don Pierino Gelmini appena giunto a Fiumicino dal Costarica, rispondendo alla domanda circa la decisione del Papa di accolgiere la sua richiesta di essere ridotto allo stato laicale.
Il sacerdote, dopo avere trascorso un soggiorno di circa 60 giorni nelle sue comunità del Sud America, ha quindi riferito che «nei prossimi giorni continuerò a svolgere il mio lavoro, senza interruzioni».