Appalti Cpl Concordia, errore del Riesame di Napoli: atti a Modena e non a Bologna

Il fascicolo non sarà trasmesso alla Dda del capoluogo emiliano, ma alla Procura locale per competenza. Confermata la custodia in carcere per Simone e Rinaldi

CONCORDIA La sede modenese della Cpl,  la coop al centro  dello scandalo (Ansa)

CONCORDIA La sede modenese della Cpl, la coop al centro dello scandalo (Ansa)

Modena, 15 aprile 2015 - Si è trattato di un "mero errore". Con queste parole il tribunale del Riesame di Napoli ha annunciato che la competenza territoriale dell'inchiesta sugli appalti Cpl Concordia è della Procura di Modena e non della Direzione distrettuale antimafia di Bologna. 

Il Riesame, che aveva disposto ieri sera la trasmissione degli atti alla Dda del capoluogo emiliano (l'errore sarà sanato con un nuovo provvedimento), ha confermato la custodia in carcere per due indagati. I modi e i tempi della trasmissione degli atti a Modena saranno stabiliti nei prossimi giorni dal pool di magistrati napoletani coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino e composto dai sostituti Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto

I magistrati attendono anche le decisioni di altri collegi del Tribunale del Riesame di Napoli davanti ai quali pendono richieste di revoca di misure cautelari (oggi si è svolta l'udienza a carico del responsabile di area Nicola Verrini) e che potrebbero pronunciarsi anch'essi sulla questione della competenza territoriale.

I pm attendono comunque di leggere le motivazioni del provvedimento con cui ieri i giudici hanno confermato la custodia in carcere per tutti i capi di accusa nei confronti del responsabile delle relazioni esterne della Cpl Francesco Simone e di Maurizio Rinaldi, presidente del Cda della Cpl Distribuzione srl. A radicare la competenza a Modena, nella cui provincia (a Concordia sulla Secchia) ha sede la cooperativa, sarebbe l'associazione per delinquere, uno dei reati contestati dagli inquirenti di Napoli.