Sabato 20 Aprile 2024

Cori razzisti a Koulibaly, chiusa per 2 turni la curva della Lazio

Il referto dell'arbitro: "I 'buuh' sono proseguiti anche dopo la sospensione della partita"

Roma, 4 febbraio 2016 - Mano pesante del giudice sportivo dopo i cori razzisti durante Lazio-Napoli. I 'buuh' rivolti al difensore di colore Kalidou Koulibaly, del club partenopeo, costano alla Curva Nord dell'Olimpico due turni di squalifica. La porzione di stadio in cui da sempre si sistemano i tifosi organizzati della Lazio resterà quindi chiusa per le partite in casa contro Verona e Sassuolo. I cori razzisti nei confronti del giocatore senegalese ieri hanno provocato la sospensione per 4 minuti della partita con il Napoli, finita 2-0 in favore degli ospiti. Il giudice sportivo della Serie A Gianpaolo Tosel ha anche stabilito per la Lazio una multa da 50 mila euro, più una sanzione di 15 mila euro per i cori di insulto contro i napoletani. Nel dettaglio, Tosel ha chiuso Curva Nord e Distinti Tevere e Montemario Nord per un turno, e ha revocato la condizionale per un'altra giornata, sanzione che riguardava solo la Curva.

IL REFERTO - Decisivo, per la stangata di Tosel, il referto dell'arbitro Irrati, consegnato al giudice sportivo. "Al minuto 22 e 10 secondi del secondo tempo interrompevo momentaneamente la gara richiamando tutti i calciatori nel cerchio di centrocampo poiché dalla Curva Nord occupata dai tifosi della Lazio provenivano cori razzisti nei confronti del calciatore n. 26 del Napoli Koulibaly Kalidou - scrive Irrati -. Fin dal 1 del secondo tempo, infatti ogni volta che il calciatore di colore n. 26 del Napoli giocava il pallone dalla Curva Nord occupata dai tifosi della Lazio venivano indirizzati alla sua persona urla del tipo: - buuuh - a scopo inequivocabilmente razzista". "Al 17esimo del secondo tempo comunicavo al quarto ufficiale di gara Posado Fabrizio di comunicare al responsabile dell'Ordine Pubblico, ai delegati di Lega ed ai componenti della Procura di attivarsi per procedere con l'annuncio dello speaker al fine di far cessare i cori razzisti. Nonostante la nostra richiesta - sottolinea Irrati - l'annuncio non veniva effettuato e così al 22esimo del secondo tempo, visto che i cori continuavano, decidevo di sospendere momentaneamente la gara. Durante la sospensione di 3 minuti e 40 secondi veniva effettuato l'annuncio dello speaker". "Prima di far riprendere la gara - conclude il rapporto - avvisavo il Responsabile dell'Ordine Pubblico che avrei ripreso il gioco e che da quel minuto alla fine della gara avrei atteso sue indicazioni in ordine alla eventuale sospensione definitiva della gara. Al minuto 24 e 50 secondi riprendevo il gioco con una mia rimessa e da quel punto fino a fine partita, tramite il Quarto Ufficiale di gara, ricevevo l'indicazione dal Responsabile dell'Ordine Pubblico di far proseguire la gara nonostante in alcune occasioni i cori fossero proseguiti". La conferma che i cori razzisti all'Olimpico sono proseguiti anche dopo la ripresa del gioco, aggiunge Tosel, arriva dagli ispettori della Procura Figc. "Da quel momento - dice il loro rapporto - nonostante l'annuncio fosse stato ripetuto altre tre volte, i buuh venivano nuovamente ripetuti ogni qualvolta che il calciatore Koulibaly entrava in possesso di palla". 

KOULIBALY - Nel frattempo, Kalidou Koulibaly ha lasciato a un post su Instagram il suo pensiero. "Una vittoria importante! - ha scritto il giocatore a commento di una foto della squadra - Però stasera voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l'arbitro Irrati per il suo coraggio. Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!". A Castel Volturno, nella notte, è stato anche affisso uno striscione: «Onore al tuo colore K2 Koulibaly vero lottatore». Lo hanno affisso all'esterno del centro tecnico del Napoli i tifosi azzurri del club Casal Di Principe.