Sabato 20 Aprile 2024

Troppe mancanze

NEL VORTICE di generosità seguita al sisma estivo tra Marche, Lazio e Umbria, l’Italia della solidarietà e dei tecnici dell’emergenza si è mobilitata cercando di dribblare gli errori fatti all’Aquila e in Emilia. Eppure il motore non gira perfettamente. L’emergenza neve, rinforzata da nuove scosse, fornisce la doppia lettura di un grande impegno ma con diverse mancanze. Tensostrutture adibite a scuola schiantate, stalle crollate, animali che muoiono, macerie che ingombrano ancora paesi coperti di bianco, case in arrivo solo ad aprile: la rabbia dei terremotati che hanno sfilato ad Accumoli non è solo esplosione emotiva. Ha un fondo concreto. Molti edifici scolastici, fra l’altro, dal Lazio alle Marche, mancano di agibilità antisismica. Ripartiamo dalle scuole, disse Renzi. Eppure siamo quasi fermi. Nelle colline colpite dal sisma, dove gelo e ghiaccio non sono casuali, forse bisognava prevenire meglio i disagi di una nevicata. Che pure in questo caso è eccezionale. E invece siamo a gennaio con solo due stalle ‘mobili’ allestite su 700 domande di aziende agricole già allo stremo. In Abruzzo e Marche l’agricoltura è tutto, è vita. Il pericolo ora è che le persone fuggano per sempre. Diamo loro un motivo e i mezzi per restare aggrappate alla terra dei padri