Giovedì 18 Aprile 2024

Cesare Brandi, un tenerissimo carattere

Viene da me Vittorio Rubiu, amico colto, per portarmi l’ultimo libro, postumo, di Cesare Brandi, di cui Rubiu è, più che erede, figlio. Sono lettere importanti per la cultura italiana, tra il 1930 e il 1981, raccolte sotto un titolo commovente: «Credi al mio pessimo e tenerissimo carattere». @VittorioSgarbi

Viene da me Vittorio Rubiu, amico colto, per portarmi l’ultimo libro, postumo, di Cesare Brandi, di cui Rubiu è, più che erede, figlio. Sono lettere importanti per la cultura italiana, tra il 1930 e il 1981, raccolte sotto un titolo commovente: «Credi al mio pessimo e tenerissimo carattere». Cesare Brandi fu il fondatore dell’Istituto centrale del restauro, storico dell’arte più versato nel contemporaneo che nell’antico, avendoci dato scritti memorabili su Morandi e Burri. Ma è stato soprattutto uno dei primi scrittori del Novecento. In queste lettere, scritte a personalità come Tobino, Cecchi, Bianchi Bandinelli, Magnani e Morandi vi sono spunti meravigliosi di idilli e di moralità leggendarie, raccolti in un sillabario che ci consola.

@VittorioSgarbi