Giovedì 18 Aprile 2024

Schizofrenia al potere

LA DOMANDA più che politica è sportiva. Come fa un omone della stazza di Emiliano a fare giravolte così agili? Sembrava un misto tra Donald (bifronte) Trump e l’orso Yoghi dei cartoni animati, il governatore pugliese quando ieri, oplà, ha giurato fiducia a Matteo dopo aver fatto 24 ore prima pubbliche scuse per averlo sostenuto, e salvo consegnare pochi muniti dopo con Rossi e Speranza la dichiarazione di guerra agli ambasciatori del Nazareno. Scissione doveva essere, e scissione è stata, o almeno annunciata. Sempre che, visti i precedenti...

La schizofrenia (politica) al potere. Quello che doveva succedere, alla fine (per ora) è comunque successo. Il Pd ne esce con un segretario in meno, un congresso in più, e una fetta di nomenklatura che sbatte la porta. Al termine di un dibattito in cui, tra una scazzottata e l’altra, si sono spesi persino inediti richiami agli enormi problemi del Paese. Con l’unica suspence creata da Yoghi-Emiliano, un magistrato prestato alla politica, invece che ai palcoscenici teatrali. Risultato da copione: Renzi si libera della ditta Bersani-D’Alema & compagni, si avvia a stravincere l’assise del PdR, e magari darà all’Italia un vero partito riformista, senza icone di Lenin nascoste nei cassetti. La sinistra-sinistra si toglie la maschera e rimette la mimetica, nel consueto ordine sparso che tanto ha giovato al centro destra, e tanto gioverà ai grillini. Aveva ragione Flaiano: la situazione politica in Italia è grave, ma non seria.