Martedì 16 Aprile 2024

Un'altra Italia

Si formerebbe prevedibilmente un governo politico a maggioranza Pd, ma di attesa: una nuova legge elettorale, il congresso del Pd con successive primarie alle quali Renzi prevedibilmente si candiderebbe, elezioni anticipate all’autunno del ’17 o confermate alla scadenza naturale del febbraio 2018. Ordinaria amministrazione per un anno, mentre il mondo corre. Se vincesse il No, il Partito democratico sarebbe chiamato a una decisiva prova di serietà. Quando si è affermato alle primarie che lo hanno portato alla guida del Pd, Renzi aveva con sé giusto un drappello di cavalleria. L’artiglieria pesante è arrivata dopo, in ossequio alla tradizione assai diffusa in Italia di andare in soccorso del vincitore. Celebrando Napoleone nel ‘5 maggio’, Manzoni parlò di ‘servo encomio’. Sarebbe antipatico se – in caso di caduta del governo – si passasse al ‘codardo oltraggio’. Poiché tuttavia la lotta referendaria si annuncia davvero aperta, Renzi può vincere. In questo caso, starebbe a lui conquistare una vera leadership resistendo alla tentazione di stravincere. Un giorno Mussolini disse alla sua amante-musa Margherita Sarfatti: «Vincere, non stravincere, perché le stravittorie non durano». Se oltre alla Sarfatti l’avesse detto a Hitler prima della campagna di Russia la storia avrebbe preso forse un’altra, tragica piega.

Nella cerchia del presidente del Consiglio più d’uno avrebbe voglia di regolare una volta per tutte i conti nel partito. Sarebbe un errore grave. Nonostante i miglioramenti e alcune riforme, il Paese resta debole. Una vittoria del Sì eviterebbe verosimilmente vuoti di potere, ma l’Italia ha un disperato bisogno di unità e di reciproco rispetto tra le parti in causa. Un buon esempio l’ha dato Susanna Camusso che pur votando No ha messo la sua firma sotto il rinnovo del contratto degli statali a quattro giorni dal referendum sapendo che questo avrebbe potuto favorire il governo. Renzi dovrebbe aprire a Berlusconi per fare una nuova legge elettorale e il Cavaliere dovrebbe rendersi disponibile anche se il No perdesse. Il risultato, insomma, qualunque esso sia, dovrebbe essere gestito con grande saggezza da entrambe le parti.