Venerdì 19 Aprile 2024

Attentato Manchester, l'Isis ha voluto colpire le nuove generazioni

Attentato a Manchester (LaPresse)

Attentato a Manchester (LaPresse)

Non chiamiamoli più lupi solitari o solisti del massacro. Il terrorismo islamico dispone di una solida e diffusa rete del terrore che comunica non in modo verticistico ma trasversale. Ed è ugualmente capace di diffondere sangue e morte in modo professionale senza che sia necessariamente un capo a impartire ordini di volta in volta. Parigi, Nizza, Berlino, ora Manchester. Il Califfato colpisce secondo una strategia allargata che deve diffondere il terrore in Europa. E' sempre più evidente che non c'è nulla lasciato al caso nella geografia dei massacri attuati con mitra, camion, automobili, kamikaze che si fanno esplodere come a Manchester.

C'è sempre più la sensazione che la fantasia omicida dell'Isis risponda ad una pianificazione molto dettagliata. Anche l'obiettivo di Manchester non è stato probabilmente scelto a caso. C'è stata l'intenzione precisa di colpire i giovani, le generazioni future che accompagnano la crescita di una Europa che i tagliagole dell'Isis vedono come il Grande Satana. Quindi nessuna pietà, muoiano anche i ragazzi e i bambini per sottolineare che la morte è senza frontiere e non tiene conto dell'età. La retorica Jihadista è cinica ma sempre appesa a una ragionamento: le bombe di Mosul e di Raqqa, zone di guerra, hanno ucciso anche bambini e quindi la vendetta deve essere sui più giovani. Quindi uccidere, uccidere, uccidere. E' tutto pianificato. In Francia l'attentatore allo stadio non riuscì ad entrare e allora ecco che a Manchester il "suicide bomber" ha atteso l'uscita dei ragazzi col sorriso sulle labbra per il clic suicida e per spegnere il sorriso di chi ha una vita davanti. La rivendicazione dell'Isis è arrivata in tarda mattinata, ma già prima tutti gli elementi a disposizione avevano portato al terrorismo islamico. I siti della Jihad hanno esultato quasi simultaneamente e nei giorni precedenti all'attentato il figlio di Bin Laden pare avesse invocato ancora una volta il martirio dei guerriglieri islamici invitandoli a farsi esplodere contro i crociati. Come difendersi? Difficile dirlo soprattutto perchè i terroristi scelgono sempre "soft target", bersagli non militari o istituzionali. La legittima difesa che deve attuare l'Occidente deve essere senza pietà, anche dal punto di vista preventivo.