Martedì 23 Aprile 2024

Ora basta sconti

Roma, 19 luglio 2017 - Tutti in piedi, entra Mercatante. Entra in toga nelle aule dei tribunali, mentre esce in borghese da quelle dei licei. Se saranno confermate le accuse a questo avvocato calabrese, docente, militante antimafia, con cattedra di diritto a Lodi, beh, saremmo di fronte a un genio della libera professione. Talmente libera da essere esercitata a tempo pieno, quasi da stakanovita, mentre lo Stato lo pagava per insegnare nella scuola dell’obbligo. Per gli altri. Presente con la toga, disperso nel registro di classe. Mercatante? Assente giustificato. A norma di legge. Per sue malattie letali, la sciatalgia, e per l’assistenza al padre. Un esempio di come, fatta la (buona) legge (104), trovato l’inganno. Soprattutto nella pubblica amministrazione, e ancor più nella scuola dove non si conta il personale con figli bisognosi di cure, e mamme e babbi handicappati. Tutta roba certificata da apposite commissioni di manica larga, complici di furbetti e millantatori. Con il risultato di consentire a tanti Mercatante di avere privilegi nelle assegnazioni dei posti, e licenza di non farsi vedere al lavoro. A spese nostre e dei colleghi perbene. Il tutto, guarda caso, mentre nel privato i figli godono in genere di migliore salute, e i genitori di vecchiaie senza acciacchi. Quando si dice la combinazione. Allora, forse è venuto il momento di mettere a tappeto l’occhio della legge penale sull’applicazione delle leggi socialmente utili, dove l’abuso è ancora più odioso. Mercatante licenziato e ai domiciliari? Bene. Scoviamo tutti i Mercatante. E con chi per anni ha consentito le fughe dal dovere, che vogliamo fare? Chiudere un occhio, o chiudergli la carriera? Commissioni sanitarie, medici curanti compiacenti ? Nessuno sconto. Entra la corte: tutti a casa.