Venerdì 19 Aprile 2024

La fretta, salto nel buio

Roma, 29 maggio 2017 - D’un tratto pare tutto fatto. La legge elettorale sembra alle porte. Dopo tanti proclami sul premio che garantisce governabilità, arriva d’improvviso la conversione a U netta e chiara verso il proporzionale. È come dire, fin d’ora, che Pd e FI dovranno allearsi, se, assieme, avranno la maggioranza: un disastro. Ovvero, che si dovranno alleare M5S e Lega: un disastro doppio. Ma conta andare in fretta alle urne. Sono tutti d’accordo, almeno in apparenza. Tutti temono di essere logorati dall’attesa della scadenza naturale della legislatura. Lo si capisce per i populisti, perché i segni di ripresa lavorano contro di loro, sotto traccia. Ma è incomprensibile per Renzi e Berlusconi.

A meno che il retro pensiero non sia il rinvio della legge finanziaria agli esordi della prossima legislatura. Se questo è, il calcolo è davvero ardito. Intanto, perché, dopo, saranno tutt’altro che certi i tempi per formare un nuovo governo. Poi, perché i Parlamenti neofiti sono riottosi, hanno ancora nelle orecchie l’eco della retorica elettorale. Saggezza vorrebbe che i conti dell’Italia fossero messi in sicurezza prima, visto il debito colossale che ci affligge. Ma, forse, questo è chiedere proprio ciò che non si vuole. Quindi saltiamo nel buio.

sandrorogari @ alice.it