Giovedì 25 Aprile 2024

In mezzo al guado

A DIECI anni dallo scoppio della «grande crisi» l’Europa, ancora priva di una Costituzione, ha scelto le tematiche finanziarie e bancarie per sviluppare un mercato unico regolato in maniera omogenea, ma il risultato non è appieno conseguito e ora ci si trova in «mezzo al guado». È stata realizzata una vigilanza unica sul mondo bancario del vecchio continente, però con normative nazionali ancora largamente diverse, senza coerenti Testi unici europei di diritto bancario, finanziario, fallimentare, tributario e penale dell’economia.

Simili problematiche sussistono anche per il completamento di regole uniformi nei settori finanziari, come quelli assicurativi e borsistici nei quali sussistono organismi di coordinamento fra le autorità nazionali, ma, come per il mondo bancario, senza Testi unici europei che rappresentino un vero e proprio salto di qualità verso la realizzazione effettiva dell’Unione europea. Insomma, senza una Costituzione europea che definisca con precisione i livelli di competenze e di responsabilità di tutti e di ciascuno, senza Testi unici, l’Unione europea ha compiuto degli importanti passi avanti che deve assolutamente urgentemente completare prima che possano crescentemente emergere le contraddizioni di un cammino solo parzialmente realizzato. La Brexit, oltre che un inedito nuovo problema, con l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue che finora aveva sempre e soltanto aggregato nuovi Stati, rappresenta anche uno stimolo per l’Unione europea per compiere un vero salto di qualità, per diventare veramente tale innanzitutto in ambito bancario e finanziario, superando rapidamente i propri limiti e uscendo da questa ormai lunga fase di passaggio.