La Mercedes va fortissimo. Anche con le regole: troppo poco uguali per tutti

IN CODA ad un Gran Premio incredibile, ho alcune riflessioni da sottoporre ai miei quattro lettori. Sperando di non annoiarli, eh.

1) Seb Vettel scappa dall’incubo azero con un vantaggio più largo su Lewis Hamilton. Questa è una buonissima cosa, se si pensa a come si erano messe le cose.

2) Non amo la dietrologia, men che meno sono sedotto dal fascino dei complotti. Ma come è possibile che Bottas, con la seconda Mercedes, si diverta a buttar fuori le Ferrari e non venga mai sanzionato? Le regole non sono uguali per tutti? O qualcuno è più uguale degli altri?

3) E così arrivo al giallo della domenica. Sicuramente Vettel ha peccato di impulsività di fronte alla carognata di Hamilton. E ci può anche stare che i commissari puniscano la reazione del tedesco. Eppure...

4)...eppure, i codici debbono rispettare anche il buon senso. È sleale l’Hamilton che frena dietro la Safety Car per danneggiare l’avversario che gli contende il mondiale. Ci sono furbate che non si possono tollerare, mi diceva Senna a proposito di certi giochini di Prost. Aveva ragione.

5) Adesso sarà chiaro a tutti e non ho citato a caso Ayrton e Alain: siamo in presenza di un dualismo esasperato, a dispetto di antiche reciproche promesse di lealtà. Vettel e Hamilton in realtà si detestano, sono troppo diversi. Allacciamo le cinture e prepariamoci a vederne di cotte e di crude.

6) Serviranno nervi saldi e teste fredde. E non sarebbe male se Sergio Marchionne alzasse la voce in sede ‘politica’. La Mercedes è fortissima anche nei salotti della FIA...