Mercoledì 24 Aprile 2024

Giovani e rivoluzionari

L’ADOLESCENZA non ha mezze misure. O si chiude nel conformismo, che garantisce buona copertura mimetica, oppure sbanda sulla sponda opposta per acquistare il massimo della visibilità. In ogni caso sceglie l’eccesso. C’è un mondo da sfidare, un sistema di regole da rompere. Ognuno sceglie il suo filone. In casa c’è un ventenne che è riuscito ad arrivare alla maturità classica trasformando il cammino in un inferno per tutti. Voleva dire qualcosa e lo disse facendo sempre tutto al contrario fra pianti e clamorose bocciature. Sua madre, conformista fino al midollo per calcolo, fu soggetta a scoppi rivoluzionari quando la libertà si giocava sull’abbigliamento. Fu l’unica bambina a fare la comunione con il kilt scozzese dopo avere tagliuzzato il vestito tutta panna, la prima a sfidare un liceo di gesuiti senza grembiule nero e forse l’unica sposa a mettere i pantaloni sotto l’abito bianco.

Di fronte a queste performance dilettantesche mostrare una testa rapata in classe per protesta è un gesto di pura bellezza. Solo chi sa cosa rappresentino i capelli per una ragazzina di 14 anni può capire. Guardate al mattino il dilemma del liscio che vuole l’onda e viceversa, il dramma della piastra, lo spargimento di lacrime e balsami. I capelli sono un lasciapassare, una patente, uno scudo. E lo sanno anche le madri. Lo sapeva la madre che ha incominciato a infierire ciocca per ciocca e alla fine l’ha mandata nuda giocando la carta dell’umiliazione. I capelli cresceranno, il sacrificio non resta inascoltato.