Giovedì 18 Aprile 2024

Pasticcini a 5 Stelle

I pasticci a Cinquestelle non finiscono e dopo quello delle primarie farsa che hanno di fatto incoronato Luigi Di Maio, ecco la decisione del tribunale di Palermo che ha sospeso l'esito delle Regionarie siciliane, le primarie per designare la candidatura grillina per le elezioni regionali che si terranno il 5 novembre. La situazione è molto confusa e non sono esclusi colpi di scena, come quello dell'esclusione del simbolo o del candidato Pentastellato dalla competizione. Stanno venendo insomma al pettine i nodi interni al movimento, le ambiguità di fondo che contraddistinguono i Cinquestelle. A partire da quello fondamentale per qualsiasi partito, ossia la selezione della classe dirigente, che nel passato ha messo in croce tutti i partiti facendo emergere o pratiche spartitorie e correntizie oppure derive plebiscitarie. I grillini avevano pensato di uscire dall'enpasse inventando dal nulla la democrazia diretta interna, quella dei click, grazie alla quale una ristretta cerchia di militanti sceglieva in maniera del tutto oscura (chi poteva controllare?) i candidati alle varie cariche. Una pratica che però si è rivelata fallita, perché per evitare esiti poco graditi i vertici non hanno rinunciato al controllo dei risultati (pensiamo al caso di Genova, per esempio, quando Grillo annullò la votazione perché aveva vinto una candidata non in linea con lui) e hanno fatto quindi saltare il banco. Una contraddizione che alla fine ha provocato il collasso, e dalla quale non sarà facile uscire.