Mercoledì 24 Aprile 2024

Candidati antisistema

DUE CANDIDATI antisistema andranno al secondo turno. Antisistema ognuno a modo proprio. Ostile all’Europa, sostenitrice di una chiusura della Francia di fronte alle sfide della globalizzazione, a partire dall’immigrazione, dagli accenti xenofobi e contro i partiti tradizionali, Marine Le Pen. Europeista e riformista, Emmanuel Macron, ma anche lui è contro il sistema dei partiti della V Repubblica; insofferente ai politici di professione, vagheggia una politica senza destra e sinistra. Da un lato la leader di un partito radicato da molti anni, ma tenuto ai margini del gioco politico; dall’altro un giovane brillante che i francesi conoscono solo dal 2014, quando diventa ministro dell’Economia, che irrompe nelle presidenziali con un partito personale nato un anno fa (En Marche!).

E i due partiti pilastro della Francia degli ultimi sessant’anni umiliati. I socialisti con Hamon sono quasi non pervenuti, ampiamente surclassati a sinistra dal mediatico e popolare Mélenchon, rappresentante di una sinistra estrema, per alcuni aspetti non tanto diversa dai frontisti: entrambi si rivolgono al ‘popolo’ e ne vogliono rappresentare le paure. I gollisti di Fillon, che ha pagato gli scandali di questi ultimi mesi, hanno retto, ma sono fuori. Nel 2012 il candidato gollista e quello socialista sommarono più del 55%. Ora non arrivano al 30. I francesi sono andati alle urne senza troppi entusiasmi e hanno prodotto questo risultato, l’esito di una crisi che dura da troppi anni, senza che i leader dei partiti ‘mainstream’ abbiano saputo fornire risposte efficaci. Macron sarà il probabile vincitore del secondo turno, ma nulla è certo e potrebbero esserci altri smottamenti. Poi ci saranno le legislative e forse nessuna maggioranza, altro colpo a un sistema che perde le proprie coordinate. Ne riparleremo.