Giovedì 25 Aprile 2024

Macron e Le Pen, partita con la Francia arrabbiata

Parigi, 23 aprile 2017. Nessuna fuga dalle urne e tanta voglia di sparecchiare il tavolo: al secondo round vanno i candidati fuori dal vecchio coro: Le Pen e Macron. Dunque, con ogni probabilità, il prossimo presidente della Repubblica francese sarà' Emmanuel Macron, l'uomo nuovo, il miliardario senza partito, il banchiere  riformista. Ma la  Francia conferma di essere arrabbbiata, impaurita. Moltissimo, come dimostra la performance di Marine. Ha alzato la testa, però, come sempre. Resta delusa dalle forze tradizionali. Molto. Non a caso le cancella, o quasi,  dalla geografia politica annullando dopo quasi 70 anni il Dna della Quinta Repubblica voluta da De Gaulle e fondata sulla contrapposizione destra sinistra, gollisti socialisti, e sulla stabilità.

Ma resta anche nell'Europa da cui si sarebbe inevitabilmente allontanata nel caso di un ballottaggio Le Pen-Mélenchon. Insomma tutto è bene quel che finisce bene, evitando anche a noi contraccolpi imprevedibili, strascichi lamentosi contro il populismo, con un paese al di la delle Alpi che ora dovrà trovare una maggioranza che governi (non è un dettaglio) ma che potrà comunque essere utile alla ricostruzione di un' Europa che non piace neanche a Macron; tranne che Parigi, a differenza di Roma, ha la forza e la capacità di sbattere sul serio i pugni sui tavoli comunitari. Si dira': ma lei è così sicuro che vinca il giovane liberal-socialista ? Beh, almeno fino ad ora i ballottaggi hanno sempre risposto a una logica granitica: si vota "per", ma si vota anche e sopratutto "contro". Tradotto in francese: ognuno dei due competitor ritroverà certamente il proprio elettorato; Macron, però, ha già raccolto il sostegno immediato di quasi tutti gli altri candidati di qualunque colore, e rastrellera' dunque  i consensi di chi non vuole la La Pen, certamente piu numerosi di quelli che non volendo Macron,  decideranno di votare Le Pen. Così è sempre stato, e così è molto probabile che continui ad essere. Salvo che il popolo non decida altrimenti. Che sarebbe democrazia, e non populismo.