Martedì 23 Aprile 2024

Niente scandalo, ma bastava dirlo

D’ACCORDO: Barzagli aveva annunciato l’addio alla Nazionale dopo gli Europei e ha fatto retromarcia solo per accompagnare la crescita di Romagnoli, Rugani e compagnia bella. D’accordo: con l’Albania ha dato il suo contributo e con l’Olanda Ventura lo avrebbe tenuto in panchina per dare spazio ai giovani. D’accordo: anche la Juve non lo avrà in anticipo, anzi gli ha dato tre giorni liberi per i ben noti «motivi personali». D’accordo: anche un milionario campione del mondo ha diritto alla privacy che i social, in un modo o nell’altro, cannibalizzano.

Però. Le Nazionali sono già vissute come un tormento dai club: guarda caso gli infortuni, più o meno realistici, si moltiplicano durante la sosta, così come le ammonizioni «strategiche». Almeno chi veste l’azzurro usi il rispetto e la trasparenza che l’Italia merita. I «motivi personali» saranno sicuramente validi ma, purtroppo, assomigliano alla giustificazione nebulosa di chi a scuola voleva saltare un’interrogazione complicata. Passare una sera libera in una discoteca-ristorante di Riccione con moglie e figli non è uno scandalo, per carità. Perché se i «motivi personali» di Barzagli coincidessero con un weekend di relax in famiglia senza volare ad Amsterdam per fare panchina, non ci sarebbe nulla di strano. Bastava solo raccontarla così.