Mercoledì 24 Aprile 2024

Attentato Manchester, non togliete la libertà ai bambini

Saffie Rose Roussos, 8 anni, morta nella strage di Manchester (Ansa)

Saffie Rose Roussos, 8 anni, morta nella strage di Manchester (Ansa)

I bambini corrono nelle piazze, giocano al parco, fanno i tuffi in piscina e cantano le canzoni ai concerti. Questo fanno i bambini in un mondo libero, dove i genitori si prodigano per farli vivere felici, e spensierati. Questo mondo a cui eravamo abituati non esiste più. L'Occidente sta vivendo una guerra le cui vittime sono anche tanti, troppi bambini. L'Europa è ormai da tempo nel mirino dello Stato islamico, e le famiglie britanniche, francesi, tedesche lo hanno provato sulla propria pelle. Quelle italiane ancora no, e continuiamo a portare i nostri figli al parco, in piazza o a vedere la partita allo stadio. Ma non siamo più liberi.

Oggi sono arrivata al lavoro e sono stata aggredita, come ormai troppo spesso accade, dalle immagini dell'attentato a Manchester che mai nessuno vorrebbe vedere: bambini insanguinati, bambini sotto choc, bambini che corrono a perdifiato cercando di salvarsi. Dovevo fare tabula rasa nella mia mente per concentrarmi sul mio lavoro, ma ancora una volta non ce l'ho fatta: ho pensato al mio bambino a casa, al fatto che oggi pomeriggio andrà a correre in piazza, alla vacanza prenotata in Francia, al viaggio da fare in aereo. Ho pensato che dovremmo ripensarci, cancellare la prenotazione, cambiare stile di vita. Così ho pensato a cosa faremmo se ci trovassimo in mezzo a un attentato, alla faccia di mio figlio, alla sua serenità violata per sempre se riuscisse a salvarsi. Poi ho pensato alla morte, alla sua, alla mia, a quella di suo padre, e alle conseguenze devastanti per ognuno di noi. 

Mi sono rimessa a lavorare, sapendo (e sbagliando) che non cambieremo le nostre abitudini e non cancelleremo la nostra vacanza. Pensiamo che potrebbe accadere a noi, ma ci aggrappiamo alla nostra libertà finché a essere stata violata è quella degli altri. Ma siamo in guerra, e come in ogni guerra, le vittime sono anche gli innocenti. E questo dovrebbe scuoterci molto più di quanto lo siamo. Pensando che anche se siamo salvi, abbiamo già perso, perché non siamo più liberi.