Martedì 23 Aprile 2024

Colosseo chiuso, le ragioni della protesta

I cancelli restano chiusi, i turisti s'infuriano. Ecco perché i lavoratori hanno paralizzato i siti archeologici della Capitale

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (Ansa)

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini (Ansa)

Roma, 18 settembre 2015 - Colosseo chiuso, così come i principali siti archelogici di Roma. Per ore, dalla teorica apertura fino al termine dell'assemblea sindacale, convocata rispettando le regole e autorizzata con tutti i crismi necessari, sottolinea la Fp Cgil. Cavilli che poco importano alle migliaia di turisti che stamattina sono rimasti fuori dai cancelli. Più interessante è capire le ragioni dei lavoratori, il personale della Soprintendenza, che hanno bloccato i gioielli della Capitale e provocato un simile danno al turismo e all'immagine del Paese.  Le Rsu della SS-COL le elencano una per una, in un comunicato che spiega il perché di quell'assemblea dalle 8:30 alle 11.

E allora eccole le motivazioni dei lavoratori: "Il mancato pagamento delle indennità di turnazione e delle prestazioni per le aperture straordinarie dei luoghi della cultura (primo maggio, aperture serali...), dopo quasi un anno solare di inutile attesa; la mancata apertura di una trattativa di comparto per il rinnovo del contratto dei lavoratori pubblici per la parte economica da molti anni, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale abbia dichiarato incostituzionale il blocco dei salari; la decisione tutta politica di costituire, in accordo con il Comune di Roma e senza un minimo confronto con le parti sociali, una sovrastruttura burocratica come il Consorzio per la gestione dell'Area Centrale, laddove sarebbe invece necessaria una politica di obiettivi condivisi ed una pianificazione assunzionale seria e lungimirante; la mancata apertura di un confronto sull'organizzazione del lavoro all'interno della Soprintendenza".

Nella nota, datata lo scorso 16 settembre, i sindacati comunicavano che "potrebbero rimanere chiusi al pubblico" diversi siti archeologici di Roma, tra cui appunto l'Anfiteatro Flavio e il Foro Romano-Palatino. L'assemblea, riferivano ancora le Rsu, è stata indetta "secondo le norme contrattuali e regolarmente comunicata all'amministrazione in data 11/09 u.s.".  Sul mancato pagamento delle indennità per le aperture straordinarie dei luoghi della cultura, i sindacati spiegano che "si tratta di attività già svolte dai lavoratori, attività che hanno dato la possibilità al nostro ministro, negli ultimi 11 mesi, di rivendicare i successi delle iniziative su tutti gli organi di stampa".  

Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha stigmatizzato duramente la decisione del personale della Soprintendenza di fissare l'incontro in orario di 'apertura' dei siti archeologici. Replica Susanna Camusso: "Strano un Paese dove ogni volta che c'è un'assemblea sindacale non si può fare"